COSENZA – Ogni elemento, ogni passaggio di questa triste vicenda riconduce ad un piano messo in atto e architettato da Rosa Vespa che avrebbe scagionato il marito, Acqua Moses, dichiarando di aver agito da sola. Ma tutto questo è da verificare. Aveva pensato a tutto e nessuno aveva nutrito sospetti. A partire dai familiari: da quando Rosa annunciato di essere incinta, poi la notizia del sesso del bambino e il momento del parto, per il quale ha tenuto lontani i parenti e il marito, dicendo loro che, nella casa di cura Sacro Cuore, c’erano casi di Covid. Per tre giorni si sarebbe ‘appoggiata’ in un hotel della zona e poi, al rientro a casa, avrebbe raccontato che il bambino, Ansel, era ancora in clinica per accertamenti.
Rosa avrebbe tentato di giustificare il folle piano con l’aver perso, 10 giorni prima, un bimbo, ma anche questo dettaglio è crollato. In merito al ruolo del marito, lui stesso avrebbe ammesso di essere all’oscuro di tutto, anche se si sarebbe accorto che quello portato a casa, non era un maschietto e che non aveva nessuno dei suoi tratti somatici. Tutti elementi e circostanze che andranno chiarite. Moses intanto è stato trasferito nelle scorse ore per ragioni di sicurezza da Cosenza al carcere di Castrovillari. Oggi l’interrogatorio di garanzia per la coppia.