Il si alla Città unica: «senza fusione tre comuni deboli. Debiti di Cosenza a Rende e Castrolibero? Una bufala»

Affollato dibattito, organizzato da Nazione Futura oggi, a Cosenza per chi sostiene il si alla città unica L'ex sindaco Occhiuto "una bufala dire che debiti di Cosenza passeranno a Rende e Castrolibero". Loizzo "senza fusione avremo tre comuni deboli che non contano niente oggi in Calabria"

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COSENZA – Una partecipata manifestazione con annesso dibattito organizzato da Nazione Futura oggi a Cosenza, in vista del referendum sulla città Unica. Nella sala congressi dell’Italiana Hotel di via Panebianco, si è svolta la manifestazione per promuovere le ragioni dei “Sì”. Centrodestra cosentino compatto sul sì al referendum sulla città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, in programma il primo dicembre. L’unità della coalizione in vista della consultazione è stata ribadita nel corso dell’incontro a cui hanno parteciperanno molti consiglieri regionali del centrodestra, il senatore ed ex Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il vicecapogruppo alla Camera di Fratelli D’Italia Alfredo Antoniozzi, la deputata cosentina della Lega Simona Loizzo, che ha chiuso l’affollato dibattito, e il senatore Fausto Orsomarso.

La deputata della Lega Simona Loizzo mentre ad introdurre i lavori il coordinatore territoriale di Nazione Futura Vincenzo Campanella che ha sottolineato come “bisogna costruire finalmente quello che i cittadini aspettano da 50 anniLa città unica non è un fatto di destra o di sinistra ma appartiene ai cittadini”. Antonino Scavelli presidente del Comitato per il Si ha evidenziato come di fatto “la città unica esista a tutti gli effetti e sia reale. Il nostro impegno sarà forte fino al 1 dicembre e anche oltre”.

Citta unica
Non è vero che i debiti di Cosenza passeranno a Rende e Castrolibero – ha detto  l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – è una bufala enorme. Avremo invece dieci milioni l’anno per quindici anni e avremo un aumento del valore e del prestigio in ogni angolo. Siamo un’unica città – ha aggiunto Occhiuto – e le fake news dei sostenitori del No vanno smontate. La città unica appartiene alle future generazioni e anche a ognuno di noi e bisogna dire no ai feudatari che ancora oggi insistono. Con la città unica miglioreranno i servizi e si ridurranno i costi della politica”

Fausto Orsomarso, senatore di Fdi, ha detto che “le ragioni del Sì devono trionfare.
Luciana De Francesco, presidente della prima commissione consiliare, ha ripercorso l’iter legislativo, rimarcando il differimento al 2027 ed ha detto esplicitamente “che bisogna votare sì, perché Cosenza ha le sue radici e non può essere divisa com’è oggi. Serve una forte mobilitazione sul piano politico per coinvolgere i cittadini, spiegando loro di non avere paura perché all’orizzonte c’è un’unica grande possibilità di crescita per tutti. La città unica è di fatto già esistente. I tre comuni coinvolti non hanno chilometri divisori, sono la stessa essenza. lo sto dalla parte dei cittadini. E poi la fusione rappresenta anche la fase più compiuta della razionalizzazione delle funzioni comunali, determinando anche una diminuzione dei costi amministrativi perché consentirà di eliminare la duplicazione degli organi istituzionali. E a chi dice che abbiamo fatto una legge fascista, rispondo che uno dei principali motivi per i quali abbiamo voluto sottoscrivere questa proposta di legge risiede nella volontà di aver voluto cogliere una domanda che viene dal basso. Perché di città unica si parla da tanti anni. I cittadini adesso ci chiedono concretezza perché sono stanchi dei soliti campanilismi che frenano il processo di fusione”.

Pierluigi Caputo, consigliere regionale di Forza Italia e primo firmatario della legge regionale sulla città unica ha evidenziato che “le ragioni del no sono incomprensibili. Solo fake news che non tengono conto di ciò che potrà avvenire. I 10 milioni all’anno per 15 anni ci sono eccome. Si tratta di un vecchio decreto Draghi convertito dal governo Meloni ed è lo stesso finanziamento straordinario accordato a casali del Manco”.

Chiudendo i lavori Simona Loizzo ha detto che “senza fusione avremo tre comuni deboli che non contano niente oggi in Calabria. Io ho presentato per prima la proposta di legge con il conforto di Roberto Occhiuto – ha aggiunto a Loizzo – ma non mi rassegno a chi non vuole la crescita solo per mantenere il suo potere. il sindaco della città unica dovrà essere una persona di grande autorevolezza. Perché un comune così grande merita un primo cittadino del calibro di Giacomo Mancini”

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