Il sindaco Caruso ricorda Sergio Cosmai a 40 anni dal suo assassinio: «Cosenza non dimentica»
«Ero un giovane penalista quando la città rimase sconvolta dal barbaro episodio del 1985, fu profonda la commozione», è il ricordo del primo cittadino sul direttore del carcere di Cosenza brutalmente assassinato 40 anni fa
COSENZA – “Cosenza non dimentica e 40 anni dopo la sua barbara uccisione ricorda il sacrificio di Sergio Cosmai, direttore della casa circondariale, assassinato il 12 marzo del 1985. E’ dovere delle istituzioni tenere accesa la memoria su un grande uomo e su una figura di prim’ordine e di assoluto prestigio quale Cosmai è stato, rimasta indissolubilmente legata alla nostra città”. Sono le parole del sindaco Franz Caruso che ha inteso ricordare in una dichiarazione la figura di Sergio Cosmai a 40 anni dal suo assassinio ad opera della criminalità organizzata.
“E’ ancora molto presente in noi – ha sottolineato Franz Caruso – il ricordo della giornata del 9 marzo 2023, quando nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, commemorammo Sergio Cosmai e la sua parabola professionale ed umana di eccellente servitore dello Stato, alla presenza della moglie, signora Tiziana Palazzo, e dei suoi figli, tornati nella nostra città per l’occasione, presenti anche le autorità governative centrali e locali. In quella circostanza rimarcai che ero un giovane penalista quando la città rimase sconvolta dal barbaro episodio del 1985, ma fu tanta e profonda la commozione che provai in occasione di quel tragico evento. Una commozione che mi pervade ancora oggi, da Sindaco della città di Cosenza.
Di Sergio Cosmai, che conobbi anche personalmente, ho sempre apprezzato le doti professionali, soprattutto la tenacia e il rigore per il rispetto delle regole che gli avevano consentito di aprire una nuova fase nella gestione e direzione della casa circondariale. La città non lo ha dimenticato, tanto è vero che dopo la cerimonia in Comune del marzo 2023, ho personalmente partecipato, nel mese di giugno dello stesso anno, all’inaugurazione del murales che ritrae Cosmai in via Padre Giglio, su uno dei piloni della sopraelevata, sposando la lodevole iniziativa di un sensibile imprenditore della città. Ai rappresentanti delle istituzioni – ha aggiunto Franz Caruso – spetta profondere ogni energia affinché il ricordo di Sergio Cosmai rimanga vivo, sia come uomo che come direttore della casa circondariale della nostra città. Il suo esempio deve essere un modello comportamentale anche per le giovani generazioni che, attraverso il ricordo e la memoria, devono essere messi nella condizione di sapere chi era Sergio Cosmai, una persona perbene, dai grandi ed elevati contenuti valoriali ed alla quale guardare con ammirazione, nel solco degli irrinunciabili principi di democrazia e di legalità”.