COSENZA – La trasmissione “Pomeriggio 5” condotta da Myrta Merlino si è occupata questa pomeriggio del caso di Ilaria Mirabelli morta il 25 agosto a seguito di un incidente stradale in località “Baracchella” a Lorica in Sila, mentre si trovava in macchina con il fidanzato Mario Molinari. Una morte catalogata all’inizio come tragico incidente, ma che sin da subito ha portato alla luce ombre, silenzi, misteri, dubbi e circostanze poco chiare su quanto realmente avvenuto quelle maledetta domenica in Sila, e che ha spinto la famiglia a presentare una denuncia-querela proprio a carico del fidanzato per omicidio volontario e omicidio stradale. Una denuncia per verificare la compatibilità delle 3 grandi lesioni rilevate sul corpo di Ilari l’incidente.
Alessia Mirabelli «voleva lasciare il fidanzato, c’erano delle incompatibilità»
In collegamento con la trasmissione la sorella di Ilaria Alessia «è poco chiaro il motivo per il quale mia sorella è morta – ha detto Alessia -. Il fidanzato? L’ho visto qualche volta insieme a lei. So che i primi di agosto lo voleva lasciare e ci fossero delle incompatibilità. Ma stavano insieme solo da fine maggio. Ultimamente avevo sentito delle voci su di lui che non ne parlavano bene. Poi visto che lo voleva lasciare per cui non ero proprio convinta della loro relazione»
La Merlino evidenzia che dall’incidente il fidanzato è uscito illeso e poi lui stesso avrebbe chiamato la famiglia: «Lui alle 18:34 ha chiamato sul telefono di mia mamma – spiega Alessia – dicendo che avevano avuto un incidente e che Ilaria era in ambulanza». Solo che l’incidente avviene intorno alle 16:30 con circa due ore di buco nel quale non si sa cosa sia accaduto. «È anche questo che ci preoccupa – evidenzia ancora la sorella di ilaria – non sappiamo cosa sia accaduto, che tipi di rilievi sono stati fatti e ci sono molti punti interrogativi».
Un’amica “amava la vita, la famiglia ed era piena di vita”
In trasmissione anche il ricordo di un’amica di Ilaria «era una ragazza splendida era come una sorellina e mi manca molto. Una ragazza piena di vita e sempre col sorriso. L’ho vista il venerdì sera prima dell’incidente. Sapevamo che da poco aveva questa storia e all’inizio era felice. Non meritava di morire a 38 anni, amava la famiglia e gli animali ed era una donna che cercava l’amore e la felicità».