Inchiesta ‘Carta canta’, la Cassazione annulla il sequestro dell’azienda Calabra Maceri
La decisione della Cassazione segue il recente dissequestro di tutte le quote sociali già disposto dal Tribunale della Libertà di Reggio Calabria. "Confermata l'assoluta estraneità ai reati contestati"
RENDE – La terza sezione della Cassazione ha accolto il ricorso degli avvocati Marcello Manna, Giuseppe Manna e Luigi Caravita annullando il sequestro e disponendo un nuovo giudizio. Sequestro che era avvenuto a luglio, a seguito dell’operazione ‘Carta canta’: Secondo l’accusa le società dei due imprenditori, sprovvista di autorizzazione al trattamento dei rifiuti nonché alla successiva trasformazione degli stessi in “materia prima seconda”, spediva a “Calabra Maceri e Servizi spa” di Rende i rifiuti senza il preventivo trattamento, utilizzando un semplice documento di trasporto, al fine di farli configurare come merci e così eludere i controlli sulla tracciabilità.
Accuse respinte fortemente dalla società che aveva da subito evidenziato come i fatti contestati risalivano a diversi anni prima e che potevano essere pacificamente chiariti perché si trattava di una lecita attività commerciale documentata e mai tenuta nascosta. Inoltre, la Calabra Maceri e Servizi S.p.A. non aveva contributo ad ingenerato alcun tipo di profitto in favore degli altri interessati dalle misure cautelari. Questa decisione della Cassazione segue il recente dissequestro di tutte le quote sociali già disposto dal tdl di Reggio Calabria. “La società e Attilio Pellegrino sin da subito – spiegano gli avvocati – hanno evidenziato la loro assoluta estraneità ai reati contestati ed ora trovano una prima conferma”.