Iscritti al Pd Cosenza: «Pecoraro inizi a fare lotta politica e lasci stare le manovre tattiche»
Così Elio Bozzo, Sergio De Simone, Saverio Carlo Greco, Giacomo Mancini, Francesco Meringolo, iscritti del Pd alla federazione di Cosenza «rischio è una lunga agonia del tirare a campare»
COSENZA – “La politica innanzitutto. E’ questo il consiglio che diamo affettuosamente a Vittorio Pecoraro che, invece, da troppo tempo sta indugiando in manovre tattiche che a volte accontentano altre volte scontentano i suoi sempre momentanei sostenitori, ma che non interessano affatto gli elettori del Pd, ancor meno gli elettori del centrosinistra e purtroppo o per fortuna neanche quei pochi iscritti e militanti sparsi nei territori della provincia dove ormai non esistono o esistono solo sulla carta i circoli territoriali”. Sono le parole degli iscritti al Pd cosentino Elio Bozzo, Sergio De Simone, Saverio Carlo Greco, Giacomo Mancini, Francesco Meringolo. “A molti di noi piange il cuore per come è stato ridotto il PD negli ultimi anni alle nostre latitudini. Eppure gli elettori calabresi, o meglio quel meno del 50% che si è recato alle urne alle elezioni europee, hanno decretato oltre la sconfitta inappellabile del PD (unica regione la Calabria nella circoscrizione sud, dove il PD arretra rispetto alle elezioni europee precedenti del 2019) anche il fatto che il centrodestra non vince e soprattutto non si radica, in maniera strutturata, nei nostri territori”.
“Battaglia politica seria e percepibile”
“Di fronte a questo dato, che dovrebbe far riflettere il PD, non si evince un minimo di interesse dei gruppi dirigenti cosentini e calabresi, tutti intenti, al contrario, nella guerra di posizione interna per spartirsi le ceneri di quel poco di ruoli istituzionali ancora rimasti, ormai veramente pochi. Per invertire la rotta, la risposta è una, ed una soltanto, la Politica – continuano. – Il Pd, se vuole provare a arginare l’emorragia costante di consensi in ogni elezione, (in quelle recenti nelle quali era Pecoraro a guidare la Federazione, ma anche in quelle meno recenti dove la leadership era ben salda nelle mani di quanti adesso criticano Pecoraro, ma prima lo sostenevano con parole eccessivamente mielose) deve iniziare a condurre una battaglia politica seria e percepibile. E dove è forza di governo deve ambire a che la qualità amministrativa sia alta”.
“I temi non mancano. Occorre avere il coraggio di esporsi. Ad iniziare dalla città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero. Guai se il Pd continuasse a rinunciare a prendersi i meriti ed intestarsi il risultato di un impegno e di un’azione costante intorno alla realizzazione della Città Unica, sviluppata negli anni, obiettivo da sempre della Sinistra e del PD a Cosenza. Su questa questione ci fa piacere constatare, anche se con ritardo, la presa di posizione netta della nuova segreteria”.
“Per questo consigliamo a Pecoraro – concludono Bozzo, De Simone, Greco, Mancini e Meringolo – e alle compagne e compagni ed alle amiche ed amici che sono stati chiamati a collaborare con lui, un sussulto di impegno politico ed il superamento della conventio ad excludendum che hanno allontanato tanti iscritti e militanti dalla nostra organizzazione e tanti danni hanno prodotto al partito. Solo attraverso l’iniziativa e la lotta politica per e tra i cittadini si può evitare la lunga agonia del tirare a campare”.