La crisi (e il debito) dell’Inrca di Cosenza. Interviene Occhiuto: “presto un accordo per la convenzione e rilancio”
Così il presidente della Regione Calabria intervenendo sulla vicenda dell'Inrca di Cosenza che al momento versa in una situazione critica, con un ammanco di circa 17 milioni di euro
BRUXELLES – “A margine del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles ho incontrato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con il quale ho interloquito della vicenda dell’INRCA e del rilancio delle attività di questo importante Istituto in Calabria. Come noto la Regione Calabria ha acquisito da INRCA, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani, il Piano di sviluppo il 13 febbraio 2025 per gli anni 2025-2027″. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo sulla crisi in cui versa l’Inrca di Cosenza.
La voragine da 17,5 milioni dell’Inrca
La recente notizia sul debito accumulato dalla sede di Cosenza, ha suscitato preoccupazioni riguardo a possibili ripercussioni finanziarie sulla sede marchigiana e sulla Regione Marche. L’Inrca di Cosenza, infatti, ad oggi ha accumulato un debito di 17,5 milioni di euro (9.276.534,12 euro per il triennio 2019–2021, 4.286.047,24 euro per il 2022 e 3.985.525,19 per il 2023). Nel 2018 la Calabria aveva in modalità transattiva tutto il vecchio debito accollandoselo e togliendo dai guai la Regione Marche. Ma come aveva denunciato la consigliere regionale del Pd delle Marche Vitri, dal 2019 in poi si sono accumulati altri debiti fino ad arrivare ai 17 milioni perché la Regione Calabria aveva tolto l’Inrca di Cosenza dal circuito Gsa (Gestione sanitaria accentrata) che è uno specifico centro di responsabilità richiesto dal D.Lgs. 118/2011 a quelle Regioni che esercitano la scelta di gestire direttamente presso la Regione una quota del finanziamento del proprio servizio sanitario e che ha portato in passato la Regine Calabria a ripianare i debiti. «Situazione poi modificata – aveva evidenziato ancora la Vitri – con i Decreti del Commissario ad Acta (DCA) della Regione Calabria con cui ha escluso dal perimetro dell’area di consolidamento il Presidio Ospedaliero di Cosenza dell’INRCA, rendendo incerti e/o improbabili i ripiani delle perdite del 2022, 2023 e del 2024».
Sarà la Regione a ripianare i debiti
«Sulla base dell‘analisi effettuata dal nostro Dipartimento Salute e Welfare – ha spiegato Occhiuto – si è in procinto di avviare la definizione di un accordo di convenzione con l’Istituto. Successivamente l’INRCA verrà inserita nuovamente nel consolidato del servizio sanitario regionale della Regione Calabria. Vogliamo continuare a collaborare positivamente con questo eccellente Istituto marchigiano, promuovendo ricerca e nuove buone pratiche, anche in relazione al fatto che il Ministero della Salute ha confermato il riconoscimento di carattere scientifico, per la disciplina ’geriatria’, dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico INRCA, relativamente alle sedi delle Regioni Marche, Calabria e Lombardia».