L’aggressione all’avvocato Natale Morrone «ha estratto un coltello da sub e mi ha colpito al torace»
Il professionista, fortunatamente fuori pericolo, racconta il momento dell'aggressione da parte di un suo cliente accusato di tentato omicidio «purtroppo la nostra, così come altre categorie professionali, sono soggette a questo tipo di aggressioni, sempre più cruenti e pericolose»
COSENZA – Si trova ancora ricoverato all’Annunziata di Cosenza, ma fortunatamente le sue condizioni sono in netto miglioramento ed è fuori pericolo. L’avvocato Natale Morrone, dal suo letto di degenza, ha raccontato quanto accaduto ieri pomeriggio nel suo studio di Corigliano dove un cliente, un 57enne che si è poi costituito in Questura a Cosenza ammettendo le proprie responsabilità, lo ha accoltellato al torace prima di fuggire lasciandolo gravemente ferito.
Aggressore accusato di tentato omicidio
L’aggressore è stato sottoposto a fermo dalla Polizia di Stato, con l’accusa di tentato omicidio e portato in carcere. Non si conoscono, al momento, i motivi del ferimento di Morrone, ma appare verosimile l’ipotesi che l’episodio sia da collegare ad una reazione da parte del cinquantasettenne, che ha precedenti penali non gravi, per questioni legate all’assistenza legale svolta nei suoi confronti dall’avvocato. Per avere un quadro più chiaro della situazione, comunque, si attendono adesso le dichiarazioni del responsabile del ferimento, nel caso in cui decida di rispondere alle domande che gli verranno poste, nel corso dell’udienza di convalida del fermo davanti al Gip di Castrovillari.
Il racconto dell’avvocato Natale Morrone
«Ieri pomeriggio ho avuto un incontro con il mio assistito, già programmato, affinché lui ritirasse la documentazione relativa ad una causa dove io l’ho assistito. Una volta preparata la documentazione ha estratto il coltello, un un coltello da sub immagino non molto lungo. Mi ha colpito una volta sola al torace sinistro, poi è scappato via. Si tratta di una persona abbastanza disturbata. Purtroppo come spesso sta accadendo la nostra, così come altre categorie professionali, sono soggette a questo tipo di aggressioni, sempre più cruente e pericolose. Molti colleghi qui in Calabria hanno subito questo tipo di aggressioni fisiche, il che dovrebbe far prestare molta attenzione nei media perché è frutto di una società sempre più aggressiva».