Lavori senza alcun preavviso. Il Centro Antiviolenza “R. Lanzino” costretto alla chiusura «atto gravissimo»
«L’interruzione forzata delle nostre attività, decisa senza alcuna comunicazione ufficiale, è un atto di grave negligenza che mette a rischio il supporto essenziale fornito a donne in situazione di pericolo».
RENDE – «Con sgomento e profonda indignazione denunciamo la chiusura improvvisa del Centro antiviolenza, causata dall’avvio senza alcun preavviso di lavori di ristrutturazione nello stabile di proprietà della Regione Calabria che ci ospita da dodici anni». È quanto denuncia il Centro che per oggi pomeriggio alle 16:00 ha indetto una conferenza stampa nella sede di Via Ernesto Fagiani n. 17, proprio per spiegare i motivi dell’ improvvisa chiusura del centro antiviolenza ma soprattutto per quello che ne conseguirà con l’inevitabile stop di tutte le azioni svolte dal centro e il preziosissimo supporto delle donne vittime di violenza o che si trovano in situazioni di pericolo.
Atto di grave negligenza
«L’interruzione forzata delle nostre attività – spiega ancora il centro – decisa senza alcuna comunicazione ufficiale, è un atto di grave negligenza che mette a rischio il supporto essenziale fornito a donne in situazione di pericolo. Il nostro Centro rappresenta un punto di riferimento vitale per vittime di violenza, offrendo ascolto, protezione e percorsi di autonomia. Essere costrette a interrompere questo servizio dall’oggi al domani significa lasciare sole le numerose donne che si affidano a noi per sottrarsi a situazioni di abuso».