Legge Calderoli, Pupo(Unical): ‘i Lep vanno finanziati a prescindere dall’Autonomia Differenziata’
Per il politologo dell’Unical l’Autonomia Differenziata non è altro che una legge di attuazione che compie ciò che è rimasto incompiuto per oltre 23 anni
RENDE – L’Autonomia Differenziata continua ad animare il dibattito politico. Gli schieramenti politici, sono fermi ognuno sulle proprie posizioni. Il centrosinistra nei giorni scorsi ha depositato in Cassazione un milione e trecentomila firme per indire un referendum abrogativo. La Calabria è stata una delle regioni dove sono state raccolte ben oltre centomila firme, ma c’è chi come il politologo dell’Università della Calabria, il professor Spartaco Pupo ha una concezione diversa dell’Autonomia Differenziata, approvata lo scorso mese di giugno dal Governo Meloni.
Per il docente dell’Unical, alla fine non rappresenterebbe un pericolo né per la democrazia e non spaccherebbe l’Italia in tanti piccoli stati, creando una serie di discrepanze tra loro, “anche perché non è altro che una legge procedurale che attua la riforma del titolo V della Costituzione approvata nel 2001, dal Governo di Giuliano Amato. Una legge di attuazione che sostanzialmente compie ciò che è rimasto incompiuto per oltre 23 anni, e si pone un obiettivo di fondo: la gestione diretta e autonoma di una parte dei proventi derivanti dalle dal gettito dei tributi erariali senza che questi passino dallo Stato.
L’esistenza del finanziamento preventivo dei livelli essenziali di prestazione (Lep), totale o parziale, – sottolinea inoltre il professor Spartaco Pupo – sono un obbligo costituzionale e prescindono dall’attuazione dell’Autonomia Differenziata e non sono nè prevedibili e né determinabili”.