Maltrattamenti sui fratellini, mamma e nonna si difendono e rispondono al Gip. Attesa per la convalida
La delicata vicenda dei fratellini di Paola di 2 e 3 anni e mezzo, ricoverati all'Annunziata di Cosenza per presunti maltrattamenti. Stamattina l'udienza di convalida dove le due donne si sono difese rispingendo l'accusa di maltrattamenti
COSENZA – Davanti al GIP di Cosenza e a quello di Paola, questa mattina si é tenuta l’udienza di convalida relativa alla misura di allontanamento della mamma e della nonna dei due bimbi di Paola, di 2 e 3 anni e mezzo, ricoverati all’ospedale dell’Annunziata, indagate per maltrattamenti e lesioni. Le due donne, difese entrambe dall’avvocato Francesca Cribari, hanno risposto alle domande, difendendosi dalle accuse. “Abbiamo spiegato tutto in udienza e il Giudice ha ascoltato le nostre risposte” ha detto la mamma prima di allontanarsi in macchina assediata dai giornalisti. La decisione del Giudice per le indagini preliminari, se convalidare o meno l’allontanamento, è attesa in giornata.
Un caso estremamente difficile e delicato vista la tenera età dei due bambini, che ha scosso l’intera comunità non solo di Paola, ma anche di Cosenza, tanto che è scattata una vera e propria gara di solidarietà che ha consentito di raccogliere doni e beni di prima necessità per i due fratellini. Del caso si stanno occupando con attenzione Servizi sociali e Tribunale. La responsabilità, in qualità di tutore, fino a quando resteranno in ospedale è affidata al dirigente del reparto di Chirurgia pediatrica ma quando i piccoli usciranno dal nosocomio sarà necessario individuare una figura idonea a seguirli.
Secondo le indagini, i riscontri relativi ai segni e alle lesioni sul corpo dei bambini, non lascerebbero dubbi sul fatto che siano stati oggetto di maltrattamenti. Nei giorni scorsi, dopo il ricovero del fratellino maggiore che presentava una forte infiammazione ai testicoli, i carabinieri erano andati a prelevare il bimbo più piccolo. Sotto indagine ci sarebbe anche il compagno della mamma, finito anche lui nel fascicolo di indagini e ristretto ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Affari di famiglia” condotta dalla DDA di Catanzaro.
Intanto dall’ospedale hanno fatto sapere che l’intervento per la frattura al braccio destro al quale è stato sottoposto il più piccolo, è andato bene. Gli stessi sanitari, ed in particolare il dott. Scarpelli aveva sottolineato che, al contrario di quanto dichiarato dalla mamma e dalla nonna, le lesioni riscontrate non sarebbero riconducibili alla ‘vivacità’ dei due piccoli. Uno dei bambini ricoverato infatti, pare presenti addirittura bruciature di sigarette, nonchè segni di percosse e morsi.