Neonata rapita: la gravidanza simulata, il finto messaggio social e la festa con la piccola vestita da maschietto

La coppia avrebbe "simulato" la nascita di un figlio. Nella loro casa di Castrolibero una culletta, palloncini azzurri e una finta festa per il nuovo nato, annunciato dalla donna con un messaggio su Facebook

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COSENZA – Saranno le indagini, ma anche la conferenza stampa che si terrà questa mattina in Questura, a fare chiarezza sulla vicenda della neonata rapita dal “Sacro Cuore” ieri pomeriggio ma soprattutto sul movente che ha spinto Rosa Vespa, 51enne di Cosenza e il marito Acqua Moses, di 43 anni, senegalese ad entrare in una clinica e rapire una neonata di appena un giorno, lasciando per ore nello sgomento più totale i genitori e un’intera città prima della notizia del ritrovamento nella serata. Quel che è certo, è che la coppia avrebbe “simulato” la nascita di un figlio. Nella loro casa di Castrolibero un fiocco nascita di colore azzurro appeso al portone. Dentro l’appartamento una culletta, palloncini azzurri, dolci e una finta festa per annunciare il nuovo nato. Tutto finto.

La festa e la piccola Sofia vestita da maschietto

Quando gli agenti sono entrati nella casa della coppia a Castrolibero, hanno trovato i due intenti a festeggiare insieme ad alcuni parenti l’arrivo del neonato e avevano vestito la piccola Sofia come un maschietto con una tutina azzurra. La donna avrebbe simulato per nove mesi la gravidanza e l’8 gennaio scorso aveva annunciato la nascita di un maschietto con un post su Facebook: “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!”. Sotto questo messaggio ma anche su altri post del profilo Facebook di Rosa Vespa una lunga serie di messaggi di insulti, offese e, in alcuni casi di minacce. “Hai rapito una bambina ergastolo è poco per voi”, “spero tu marcisca in galera”, “Malati mentali!!., spero che abbiate una pena esemplare” si legge in alcuni dei messaggi lasciati dagli utenti.

Rosa Vespa

Per giustificare con i familiari l’assenza del neonato, la donna avrebbe raccontato a tutti che il piccolino era rimasto in clinica perché i medici dovevano fare degli accertamenti. Anche alcuni familiari avevano festeggiato “l’evento”, sempre su Facebook. “Ebbene sì, il mio nipotino è nato ed è bello come il sole – aveva scritto l’indomani la sorella della donna. Congratulazioni a mamma e papà, buona vita piccolo Ansel. Il marito, che su Facebook scrive di essere un mediatore culturale presso la cooperativa Prosper onlus, aveva pure festeggiato sui social la “nascita” del figlio ricevendo numerosi messaggi di auguri.

Ieri sera, quando gli investigatori della Squadra mobile di Cosenza, dopo avere identificato gli autori del sequestro, si sono presentati a casa della coppia – sposata dal 2021 – a Castrolibero, hanno trovato i due ed alcuni familiari intenti a festeggiare l’ingresso in casa del neonato. Per non destare sospetti, la coppia aveva vestito da maschietto la neonata, forse già durante il tragitto in auto dalla clinica alla casa. Una parente aveva anche postato una foto con in braccio il “neonato”. Foto che è stata rimossa subito dopo l’arrivo della polizia. Si diffonde poi anche un’altra versione: quella di un bambino perso da poche settimane da parte della coppia. Ma anche qui i dubbi sono tantissimi: come avrebbero fatto a nascondere un simile dramma ai familiari?

Secondo alcune testimonianze, la donna è stata per ore nei pressi della clinica. Intorno alle 18:05 entra nel Sacro Cuore e, con il volto coperto da una mascherina, fingendosi infermiera, avrebbe sottratto con l’inganno la neonata mentre era in braccio alla nonna. Poi, a bordo dell’auto parcheggiata a pochi metri dalla struttura, la coppia si è diretta verso la loro casa. Il pm Antonio Bruno Tridico, fuori dalla clinica, si è limitato a dire “caso risolto siamo contenti”. Dopo il fermo della coppia la piccola Sofia è stata riportata in clinica per farla vedere ai genitori. All’arrivo dell’ambulanza alla struttura, dalla folla è partito un lungo applauso. La piccola è scesa dall’ambulanza in braccio ad un poliziotto ed è stata portata all’interno per farla ricongiungere ai genitori. Dopo pochi minuti, lo stesso agente ha riportato la bimba sull’ambulanza che è partita alla volta dell’ospedale dell’Annunziata dove la neonata è stata ricoverata per essere sottoposta a controlli per verificarne le condizioni ed accertare che non abbia subito alcun problema.

Polizia Cosenza Sofia

La lite dei rapitori per il sesso della bambina

I due soggetti sottoposti a fermo per il sequestro, Acqua Moses e Rosa Vespa, avrebbero avuto una lite nei momenti immediatamente successivi al rapimento. E’ quanto si intuisce dai video della videosorveglianza interna alla clinica che ha ripreso il loro allontanamento. L’uomo, infatti, si sarebbe reso conto che la moglie aveva prelevato una femmina e non un maschietto mentre loro, avevano annunciato l’8 gennaio di avere avuto un figlio. Dal video sembra esserci un breve scambio concitato di battute tra i due che poi si allontanano, lei con la neonata in braccio e lui con l’ovetto.

La piccola Sofia dimessa dall’Annunziata

La piccola Sofia ha mangiato e in mattinata sarà dimessa dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove era stata portata ieri sera per una serie di controlli dopo quanto le è accaduto. Il padre e la nonna l’andranno a prendere all’Annunziata e poi dovrebbero andare a casa dopo avere preso anche la mamma che stamani dovrebbe uscire dalla clinica. “I genitori sono stanchi ma felici” ha detto la nonna.

Anche il papà della neonata, Federico, dopo ore di inferno è sollevato: “E’ stato bellissimo riabbracciare mia figlia, sono contento. La bimba sta bene. Come sta mia moglie? diciamo bene”. Il padre questa mattina si è recato all’ospedale dell’Annunziata a prendere la piccolina, quindi è tornato alla clinica Sacro cuore dove si trova la moglie. La coppia, da quanto si è appreso, dovrebbe rientrare oggi a casa dove ad aspettarli c’è il figlio più grande di 6 anni.

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