Ospedali di Cosenza e provincia: un anno tra successi e innovazioni ma anche disservizi e malasanità
Ecco i fatti più rilevanti che nel corso del 2024 hanno riguardato i servizi e i disservizi dell’Azienda Sanitaria Provinciale e dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza
COSENZA – Cosa è successo alla sanità dell’area urbana e della provincia di Cosenza nel 2024? La sanità cosentina non brilla per efficienza, ma mentre alcuni eventi lasciano delusi per un servizio spesso carente altri restituiscono fiducia ai pazienti e all’intera cittadinanza. Ecco i fatti più rilevanti che nel corso dell’anno hanno riguardato i servizi e i disservizi dell’Azienda Sanitaria Provinciale e dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Quest’ultima gestisce l’Annunziata, unico hub di un territorio che conta oltre 700mila abitanti definito il peggiore ospedale d’Italia dalle classifiche Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Intanto il Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) il 19 dicembre 2024 ha stanziato 3,7 miliardi di euro per alimentare le casse della sanità calabrese, con un incremento di circa 100 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Gennaio – Aggressione in un poliambulatorio
Nel Poliambulatorio dell’Asp di Amantea un impiegato è stato ferito il 29 gennaio. L’episodio ha coinvolto un utente immediatamente identificato dai carabinieri intervenuti sul posto. Il dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza addetto al centro unico prenotazioni sembrerebbe abbia subito un’aggressione fisica e verbale. L’uomo, a mani nude, ha frantumato a pugni il vetro divisorio che separa il personale dall’utenza in fila. Le schegge hanno ferito il lavoratore al quale l’utente pare abbia rivolto anche alcune minacce.
Febbraio – Rubavano materiale in ospedale, sospesi medico e infermieri
Trafugavano materiali e strumentazione
dal reparto di oculistica dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro per attrezzare e rifornire uno studio privato abusivo adibito a sala operatoria. Tra gli oggetti del furto, lenti per operazioni di cataratta che venivano sconsigliate ai pazienti per i lunghi tempi delle liste d’attesa. In alternativa ai malcapitati era proposto l’intervento chirurgico nell’ambulatorio privo di autorizzazioni, ad un prezzo di 700 euro per occhio. All’esito delle indagini della Procura di Catanzaro è scattata l’operazione Batticuore con misure cautelari emesse a carico di 4 persone accusate di autoriciclaggio, nonché associazione per delinquere finalizzata al peculato e alla truffa ai danni dello Stato. Si tratta dell’oculista Marco Scicchitano, degli infermieri Anna Rita Procopio e Riccardo Sperlì, e dell’imprenditore cosentino Maurizio Gigliotti titolare della Emmegi Hospital di Cosenza.
Marzo – Occhiuto minaccia le dimissioni
Il commissario alla sanità calabrese Roberto Occhiuto ha minacciato di dimettersi. A farlo infuriare è stata la proposta avanzata dal Ministero della Salute di tagliare 1 miliardo e 266 milioni di euro per l’adeguamento sismico e antincendio degli ospedali italiani. Il governatore è poi tornato sui suoi passi proseguendo nei mesi successivi al piano di assunzioni che ha portato a reclutare ben 2.115 unità nel 2024 tra medici, infermieri, OSS, amministrativi e autisti. Nuove risorse indispensabili, acquisite grazie ad una manovra finanziaria da oltre 120 milioni di euro. In tre anni, secondo i dati diffusi dallo stesso Occhiuto, in totale sono state acquisite 5.500 unità di personale a fronte di circa 2.500 pensionamenti, dimissioni e licenziamenti. Professionisti supportati dall’arrivo in corsia di 274 medici cubani.
Aprile – Novità per i pazienti oncologici
Potrà trattare fino a 100 pazienti al giorno. Un nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia del Mariano Santo
, secondo quanto annunciato dal commissario Occhiuto il 24 aprile, dovrebbe essere finanziato con una spesa di circa 2,5 milioni di euro. L’apparecchiatura sostituirà uno dei due dispositivi attualmente in funzione. Intanto, nel reparto di Oncologia del Mariano Santo è stata presentata la Banca della Parrucca. Un servizio di donazione di parrucche in favore delle pazienti oncologiche gestito dalle associazioni Tricostarc Onlus e Oncomed grazie ad una convenzione siglata con l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
Maggio – Pannelli solari Asp mai entrati in funzione, denunciati 5 funzionari
Il Ministero dell’Ambiente ha investito 1 milione e mezzo di euro per fornire energia pulita alle strutture sanitarie calabresi. A beneficiare dei finanziamenti sono stati alcuni ospedali delle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. La Procura regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio 2 funzionari della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza e 3 professionisti coinvolti nell’appalto accusati di condotte colpose in merito alla correttezza dei progetti e ai successivi controlli. Gli impianti fotovoltaici realizzati sarebbero serviti alla produzione di acqua calda, ma non sono mai entrati in funzione e versano in stato di abbandono dal 2012.
Giugno – Attivati 6 posti TI a Cosenza, riapre il Punto Nascita a Cetraro
A pochi giorni dalla riapertura del Pronto Soccorso di Cariati, seguita ad accese proteste ed occupazioni del cantiere, il 3 giugno è stato riattivato il Punto Nascita dell’Ospedale di Cetraro. Per 5 anni le donne del circondario (che conta un bacino d’utenza di circa 200mila abitanti) sono state costrette a percorrere dai 60 agli 80 chilometri per partorire. Il servizio era stato chiuso nel 2019 dopo la morte di Santina Adamo, 36enne di Rota Greta. La donna è deceduta per uno shock emorragico post parto causato, secondo il Tribunale di Paola, da 3 medici condannati per omicidio colposo a 1 anno di reclusione (pena sospesa): l’anestesista Alessandra Chidichimo, i ginecologi Concetta Perri e Angelo Cannizzaro. Il 27 giugno 2024 sono stati attivati 6 nuovi posti letto nel reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Cosenza. Dopo meno di 2 mesi, il 20 agosto 2024, il nuovo reparto è stato allagato da un pioggia estiva che ha provocato il parziale crollo del controsoffitto.
Luglio – Inaugurato nuovo Pronto Soccorso di Cosenza
Il 5 luglio 2024 è stato inaugurato il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza che conta circa 70.000 accessi di pazienti l’anno. La struttura sarebbe stata studiata per migliorare le condizioni di sovraffollamento. Lo spazio conta 750 metri quadrati in più dopo il restyling. L’ammodernamento è costato 2 milioni di euro e prevede 750 mq in più, spazi funzionali e moderni, 7 ambulatori, tre accessi triage in totale autonomia per barellati e per casi di infezione, una una zona di attesa viste moderna da 60 mq e separata dal Pronto Soccorso vero e proprio (anche per salvaguardare la privacy dei pazienti). Ed ancora una sala gesso, una sala Tac e una sala radiologia polifunzionale oltre a 10 posti letto di terapia intensiva Secondo il commissario dell’Azienda Ospedaliera Vitaliano De Salazar ora “abbiamo un Pronto Soccorso a Cosenza invidiabile”.
Agosto – Pioniera della chirurgia robotica all’Ospedale di Cosenza
Franca Melfi
, pioniera della chirurgia robotica lavorerà a Cosenza. Nota per aver eseguito nel 2001 la prima asportazione al mondo di tumore al polmone con un robot, ha partecipato e ha vinto la selezione attivata dall’Università della Calabria per assumere un professore ordinario di Chirurgia Toracica per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali). Oltre ad insegnare all’Unical la professionista, che presiede la Società Europea di Chirurgia Cardio-Toracica, da novembre opera anche nei reparti dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.
Settembre – Ambulanza senza medico, uomo muore a Corigliano
La Procura di Castrovillari ha aperto le indagini per accertare eventuali responsabilità in merito alla morte di uomo avvenuta a Corigliano Rossano il 9 settembre 2024. Il 63enne che manifestava improvvise gravi difficoltà respiratorie, era stato preso in carico da un’ambulanza senza medico a bordo, intervenuta dopo circa mezz’ora dalla chiamata effettuata dalla moglie. Il mezzo è risultato essere anche privo di bombole di ossigeno. Il paziente non è stato trasportato in ospedale ed è morto a casa dopo che il personale dell’ambulanza è andato via senza somministrare alcuna terapia.
Ottobre – Muore neonato dimesso dall’Ospedale di Cosenza
I genitori residenti a Bocchigliero, allertato il 118 e preoccupati da verosimili ritardi nell’intervento, hanno provato a riportarlo in ospedale con la propria auto, ma è morto durante il tragitto. Un bimbo nato il 13 ottobre all’Ospedale di Cosenza è deceduto nelle successive 48 ore dopo aver manifestato difficoltà respiratorie. Era stato dimesso dal reparto di Neonatologia mentre, come dichiarato dal padre, aveva la febbre in corso. Sul caso la Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo al fine di individuare eventuali negligenze e responsabilità. L’Azienda Ospedaliera appresa la notizia della denuncia della coppia ha precisato a mezzo stampa che “il bimbo era in buona salute”.
Novembre – Bodycam in Pronto Soccorso contro le aggressioni
L’Asp di Cosenza ha acquistato 40 bodycam da far indossare a medici e operatori sanitari dei reparti di Pronto Soccorso della provincia. Si tratta di telecamere indossabili da attaccare al camice, che registrano quanto succede in corsia. Avrebbero la funzione di tutelare i sanitari permettendo di ricostruire i fatti nei casi di aggressione. I dispositivi sono costati circa 16mila euro e i primi ad entrare in funzione sono stati attivati nel Pronto Soccorso dello spoke Paola/Cetraro. Nelle settimane a seguire dovrebbero essere distribuiti anche agli altri presidi ospedalieri del Cosentino.
Dicembre – Ragazza 17enne muore a Corigliano, archiviata posizione medici indagati
Dimessa dall’Ospedale Campagna di Corigliano, Marta Azzaro è morta dopo poche ore. La 17enne era stata trasportata in Pronto Soccorso a gennaio 2023 dai genitori preoccupati dalla forte dissenteria e dal vomito persistente che manifestava. Una volta visitata è stata rispedita a casa dove, trascorse circa 6 ore, ha ricominciato a star male. La coppia ha quindi deciso di riaccompagnare la figlia in ospedale, ma la corsa in auto non è servita a salvarle la vita. Le indagini avviate dalla Procura di Castrovillari hanno coinvolto 3 medici (anestesista, pediatra, dottore di turno in Pronto Soccorso) cui posizione è stata archiviata a dicembre 2024.