RENDE – Palasport di Rende: Christian Dodaro è l’ex gestore del Palazzetto sportivo. Dopo aver avuto la concessione ad ottobre del 2021 ed aver effettuato tutti i lavori prescritti per la riqualificazione, saldato le utenze e speso oltre 100mila euro, rendendo fruibile, confortevole ed efficiente la struttura alle associazioni sportive, la triade di commissari alla guida del Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, gli aveva revocato l’affidamento. Da li i sigilli al palasport con un danno enorme anche alle varie associazioni sportive che utilizzavano la struttura. Una vera e propria doccia fredda per l’imprenditore che più volte ha rimarcato che la decisione della triade di revocargli la concessione “rischia di farmi finire in rovina” per colpa di una lontana parentela.
La revoca della Concessione del Palasport di Rende
Per i tre commissari, infatti, la concessione era condizionata dai rapporti fra l’amministrazione Manna e la criminalità. E in particolare della parentela di Dodaro con di Puppo, esponente di uno dei clan locali finiti nell’inchiesta Reset. Ma come ha evidenziato più volte il giovane imprenditore ” si tratta di una parentela di terzo grado di cui non ne ero nemmeno a conoscenza. Un’ingiustizia e un danno enorme alla mia persona visto che non risulto in nessuna carta di nessun processo criminale né sono stato mai indagato“. Dodaro, che ha sempre ritenuto di aver subito una gigantesca ingiustizia, ed aveva presentato anche una memoria chiedendo di essere ascoltato, non si è arreso. Dopo aver fatto ricorso al Tar (che aveva confermato la revoca) si è appellato al Consiglio di Stato di Roma che ha già fissato due udienze: il 18 dicembre 2024 e il 20 febbraio 2025.
La revoca dell’affidamento è stato “scisso” dal ricorso contro lo scioglimento del Comune presentato dall’ex Sindaco Manna ed avrà una valutazione a se stante. Notizie degli ultimi giorni è la pubblicazione lunedì scorso di un nuovo bando a procedura aperta, da parte del Comune “per l’affidamento del servizio di gestione, in concessione, dell’impianto sportivo comunale “Palazzetto dello Sport” di Rende”. Il rischio è che se il bando sarà aggiudicato e Dodaro dovesse vincere il ricorso al Consiglio di Stato, si creerebbe un vero e proprio corto circuito. Il nuovo vincitore del bando si vedrebbe tolto l’affidamento. Dodaro ha annunciato che tramite il suo legale impugnerà il bando appena pubblicato dal Comune di Rende.