Planetario, il Project financing per la riapertura. A Franco Piperno sarà intitolata “la sala delle stelle”
Non solo il recupero e si spera la riapertura del Planetario ma anche la realizzazione del Parco delle Scienze. "Avevamo pensato di intitolare l'intero Planetario a Franco Piperno ma abbiamo rinvenuto l'atto deliberativo con il quale era stato intitolato a Giovambattista Amico", ha dichiarato il sindaco Caruso
COSENZA – Si è tornato a parlare del Planetario di Cosenza. La struttura inaugurata sotto l’amministrazione Occhiuto e rimasta aperta solo pochi mesi vive nel degrado, preda di atti vandali e furti. Da più parti nelle ultime settimane è stato chiesto uno sforzo per il suo recupero e la riapertura al pubblico, soprattutto agli studenti. Il Planetario intitolato a Giovambattista Amico è tornato di attualità anche dopo la morte di Franco Piperno noto scienziato. Riapertura inevitabilmente legata all’efficientamento in Project financing che riguarda gli interventi di adeguamento normativo ed efficientamento energetico, manutenzione degli edifici e degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà del Comune. Il Project prevede concept energetici innovativi e su misura con l’efficientamento di molti edifici di proprietà del Comune di Cosenza anche mediante l’installazione di impianti fotovoltaici. Tra questi proprio il planetario
Franco Piperno, in sua memoria la sala delle stelle
Il sindaco di Cosenza Franz Carus ha trattato anche la questione dell’intitolazione del Planetario. “Ho letto la proposta del capogruppo del PD Francesco Alimena di intitolare a Franco Piperno il Parco delle scienze. Avevamo pensato di intitolare l’intero Planetario a Franco Piperno, e ci siamo confrontati con Francesco Alimena, ma abbiamo rinvenuto l’atto deliberativo con il quale era stato intitolato a Giovambattista Amico. Si è pensato ad altro e la proposta di Alimena è certamente degna di attenzione. Anche se alla proposta di Francesco Graziadio io mi sento di dare già un’adesione personale, perché ricordare la figura del docente e fisico in quello che è un luogo simbolo dell’impegno di Franco Piperno, la sala delle stelle, è più adeguato e più simbolico del suo interesse, e potrebbe essere la soluzione in grado di dare dignità e importanza al ricordo di quello che è stato l’impegno di Franco in quella direzione. Anche in ragione di quell’impegno che insieme avevamo preso negli ultimi tempi per il recupero del Planetario, faremo una cosa utile e giusta a ricordarlo con l’intitolazione della sala delle stelle”.
Subito dopo è stato il consigliere comunale Francesco Graziadio a commemorare l’ex amministratore del Comune di Cosenza, ideatore ed ispiratore del Planetario. Graziadio ha ricordato quando prese per la prima volta la parola in pubblico a Radio Ciroma e fu proprio con Piperno. “Un uomo – ha detto – che è stato mille cose insieme, leader di Potere Operaio, del movimento politico del ’68, intellettuale stimato in tutta Europa, professore straordinario ed anche assessore al comune di Cosenza”. Poi Francesco Graziadio torna sulla questione della camera ardente per Franco Piperno. “Abbiamo perso un’occasione non ospitando la camera ardente di Piperno in Comune. Fu una parentesi la sua come assessore, ma la sua figura travalicava i confini. Sarebbe stato bello vederlo qui. Abbiamo perso – ha ribadito Graziadio – un’occasione come città e come amministrazione. Piperno fece tanto per il centro storico ed è stato innovativo nel suo rapporto con i rom. Fece da stiolo all’allora assessore alla Cultura Franco Dionesalvi per il Festival delle Invasioni. E poi l’impegno per il Planetario che oggi ci mette di fronte ad una posizione scomoda. Vogliamo che il Planetario ridiventi attivo ed aspettiamo che parta il project financing per la riapertura della struttura. C’è una grande voglia di tornare a vedere le stelle”.
Poi un passaggio del suo intervento il consigliere Graziadio lo riserva all’intitolazione del Planetario. “Il Sindaco saprà scegliere bene” – sottolinea – poi si lancia in una proposta argomentandola con il fatto che Piperno, “rispetto a certe cose aveva – confessa Graziadio – una forma di pudore, battendosi notevolmente perché fosse intitolato a Giovambattista Amico. Pertanto – ha concluso Graziadio – la sala delle stelle all’interno del Planetario potrebbe essere una soluzione“. Quindi si attarda ancora un po’ a tracciarne il profilo. “Trasmetteva a tanti la sua idea di partecipazione, l’idea, cioè, che questo palazzo fosse aperto ai contributi esterni. E per questo teorizzava la democrazia partecipata. Aveva un pensiero irriverente perché la riverenza non l’aveva nei confronti di nulla. Per lui il tempo aveva una funzione politica. Il tempo per Franco Piperno era il cardine per rileggere tutta la storia. Quando si faceva strada la globalizzazione, anti teticamente continuava a parlare di genius loci”.
Planetario, l’affidamento del progetto a Cassa Depositi
Subito dopo Franz Caruso ha annunciato il percorso che sarà seguito dall’Amministrazione comunale per ricordare Franco Piperno. “Lo faremo – ha spiegato – con un’iniziativa che possa mettere al centro quella che è stata la sua creatura, la cosa più importante che ha realizzato durante il suo percorso di amministratore della nostra città che è appunto il Planetario, una struttura moderna, meravigliosa, ma bisognevole di interventi per essere recuperata. Sappiamo che dopo la chiusura dovuta al covid ci sono state intrusioni che hanno dato origine, da parte di ignoti, ad atti vandalici che hanno danneggiato seriamente lo starmaster che è il cuore del Planetario e su questo dobbiamo ricercare le soluzioni, perché vanno superati i problemi di carattere economico con il fornitore”.
Il Sindaco ha inoltre chiarito che non è solo questo il problema, “perché – ha spiegato – c’era un contratto, poi non sottoscritto, con l’unico partecipante al bando di gara indetto dalla vecchia amministrazione, per problemi legati ai costi energetici accentuati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Noi abbiamo fatto un primo passo, perché con l’affidamento del project financing alla società della Cassa Depositi e prestiti, ho dato una indicazione precisa di partire, con l’azione di riefficientamento energetico dei nostri palazzi pubblici e dell’illuminazione pubblica, proprio dal Planetario, come segnale di attenzione nei confronti di una struttura che è assolutamente importante, perché attrattiva di tanti interessi, non solo degli studiosi, ma che è punto di riferimento per tutta una serie di iniziative che potrebbero rimetterlo al centro dell’attenzione. Abbiamo il dovere di recuperarlo, non solo nel ricordo di Franco, ma nell’interesse della città, perché veramente, con la realizzazione anche del Parco delle Scienze, si creerebbe un polo attrattivo, scientifico e turistico che non può che far bene alla nostra città”.