Rende: mammografo abbandonato nel corridoio del Poliambulatorio di Quattromiglia

Il macchinario pare sia perfettamente funzionante, ma non viene utilizzato. Le pazienti per ottenere una mammografia in tempi rapidi si rivolgono al privato

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RENDE – Un mammografo staziona nel corridoio del Poliambulatorio di Quattromiglia di Rende. Posizionato di fronte l’entrata dell’ambulatorio dove si eseguono gli esami diagnostici. Imballato alla meno peggio, fa compagnia ai pazienti in attesa. Da mesi l’Asp di Cosenza ha deciso che il macchinario può restare inutilizzato anche se, da indiscrezioni raccolte, pare sia perfettamente funzionante.

I tempi di attesa

Osservando gli ultimi dati intelligibili pubblicati dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza, risalenti al 2023, i tempi di attesa per ottenere una mammografia bilaterale sono di 89 giorni. Ad oggi i giorni di attesa per una mammografia programmata sono invece 99. L’attività degli ambulatori dell’Asp sarebbe quindi funzionale a snellire le liste delle pazienti dell’UOC di Radiologia dell’Annunziata che aspettano di essere esaminate. Almeno in teoria.

Ambulatori privati

In pratica a sopperire sono sostanzialmente i laboratori privati. Basta consultare la sezione prime disponibilità del CUP (Centro Unico Prenotazioni) Calabria. Per eseguire una mammografia bilaterale in tempi rapidi il servizio dirotta automaticamente le donne verso le strutture accreditate. Per le prestazioni dispensate dal Servizio Sanitario Nazionale, quelle con la ricetta del medico che hanno priorità “urgente” il primo posto libero è all’ex Madonnina di proprietà del gruppo IGreco Ospedali Riuniti srl. A seguire appaiono il Centro e lo Studio Diagnostico San Francesco, Villa dei Gerani (a Vibo) e l’ANMI srl di Corigliano riconducibile a Carmine Potestio che da anni nella Sibaritide opera sostituendosi di fatto alla sanità pubblica nel settore della diagnostica per immagini.

Le richieste non urgenti

Per le altre priorità (“breve”; “differibile”; “programmata”) l’accesso a strutture pubbliche sembra una chimera. Le prime disponibilità sono in centri privati accreditati e sono le uniche prenotabili online attraverso il CUP Calabria. Si può scegliere tra: Studio Diagnostico San Francesco di Cosenza, Villa dei Gerani a Vibo, ANMI, gli ambulatori Biocontrol di Castrovillari e Cosenza, gli studi radiologici Perri, Federico, Sant’Anna Caputo di Cosenza. Aspettando il triplo del tempo le pazienti che non nutrono fiducia nelle prestazioni dei privati e preferiscono rivolgersi a strutture sanitarie pubbliche possono andare a eseguire la mammografia nell’Ospedale di Soverato oppure in quello di Locri (107 giorni di attesa), di Polistena (116 giorni di attesa) o a Rossano (162 giorni di attesa) o a San Giovanni in Fiore (170 giorni di attesa).

Quanto costa una mammografia

Ovviamente chi deve monitorare patologie particolari si rivolgerà agli enti privati accreditati che garantiscono tempestività. Il costo, per chi paga il ticket, è uguale e può arrivare a un tetto massimo, da tariffario, di 34 euro. Soldi che il Servizio Sanitario Regionale incassa. Quando invece le prestazioni non sono erogate dalle strutture pubbliche, in media, la mammografia costa alla Regione Calabria circa 100 euro. Il tutto si traduce in mancate entrate per la sanità calabrese di almeno 130 euro a prestazione. Nel frattempo il mammografo del Poliambulatorio Quattromiglia resta in corridoio.

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