Polemiche roventi sul tratto di Statale che attraversa Rende, in particolare quello vicino lo Stadio Lorenzon che continua a provocare morti e incidenti. Un punto in cui di fatto la statale 107 diventa una quasi una strada urbana, con code interminabili, rampe di accesso obsolete, tanti incidenti e troppi furbetti del volante
RENDE (CS) – Da anni su quel tratto di statale 107 è in progetto la realizzazione (già approvata in realtà) di una rotonda, ma i lavori non sono praticamente mai iniziati, mentre ciò che invece continua ad accadere sono gli incidenti alcuni anche mortali. Stiamo parlando del tratto di strada che costeggia lo stadio comunale Lorenzon di Rende. Dalle pagine del nostro quotidiano diverse volte abbiamo lanciato l’allarme sulla gigantesca pericolosità di quel punto, nel quale non solo non è presente un attraversamento pedonale, ma di fatto “ospita” la fermata degli autobus che effettuano corse da e verso il tirreno cosentino. Per raggiungere l’isola spartitraffico, diventata oramai la zona preferita per la fermata dei pullman, soprattutto gli studenti che vivono in quella zona sono costretti ad attraversare la statale con tutte le conseguenze del caso.
E non è tutto, visto che alla pericolosità del tratto di strada si aggiunge anche il “modus operandi” davvero assurdo di alcuni automobilisti che, in barba a qualsiasi regola, fanno ciò che vogliono mettendo a rischio l’incolumità propria e quella delle altre persone. Non c’è giorno nel quale non si veda qualche “pazzo” effettuare inversioni a “U” pericolosissime, immissioni controsenso da ritiro della patente, svolte vietate e sorpassi azzardati. Insomma un’incubo dal quale sembra non trovarsi via d’uscita nonostante appelli, dichiarazioni e interrogazioni.
La rotonda della discordia… e del rimpallo di responsabilità
La realizzazione della rotatoria permetterebbe innanzitutto di rallentare notevolmente la velocità delle macchine, in punto nel quale di fatto la statale diventa quasi una strada urbana, sia per la mole di traffico che ogni giorni si dirige verso Commenda, Roges e Via Popilia, sia perché la strada attraversa il centro abitato. Al tempo stesso consentirebbe agli automobilisti innesti più “agevoli” per chi deve procedere per la Sila o per il mare, evitando di effettuare manovre assurde e pericolosissime. Chi, soprattutto la mattina, percorre il tratto per andare da Rende a Cosenza, rischia quasi sempre di incappare in un incidente sia nella zona dello stadio Lorenzon ma anche al secondo svincolo di Commenda, dove le rampe di ingresso/uscita risultano oltre che obsolete davvero pericolose. Svincoli che andrebbero totalmente ripensati e ammodernati. Ma c’è un però… visto che in molti sostengono che la rotatoria sarebbe inadeguata per il poco spazio nel quale intervenire. In pratica si ottenerebbe un rondò esiguo rispetto all’importanza e alla mole di traffico.
Alcuni anni fa si tentò di deviare il traffico per procedere alla costruzione di una variante su quel tratto di strada. Apriti cielo! In quella circostanza montarono le polemiche con i comitati di cittadini e i commercianti sul piede di guerra per il possibile danno economico. Risultato? I lavori abortirono ancora prima di iniziare. Insomma tutto restò come prima o peggio visto che non si contano più i sinistri in quel punto!
Qualche tempo fa, il gruppo Rende cambia Rende inviò un esposto al Prefetto di Cosenza, al Sindaco di Rende nonché all’Anas per rappresentare la pericolosità dell’arteria viaria e per chiedere tempestivi interventi per la messa in sicurezza dell’ intero tratto rendese da Santo Stefano e fino al confine con Cosenza. Massimiliano De Rose sottolineò proprio il continuo verificarsi di sinistri stradali, spesso gravissimi, nonché il fatto che nel tratto rendese la SS 107 è ormai parte integrante del tessuto urbano e del sistema viario cittadino, sottolineando l’improrogabilità di intervenire per la sua messa in sicurezza almeno nei sui punti più critici.
Una situazione delineata nel dettaglio che vede, per gli svincoli di Santo Stefano, poi anche quelli di Piano di Maio e Piano Monello ed in ultimo quello dello Stadio Lorenzon, la necessità di sicurezza della circolazione veicolare e pedonale. In particolare si chiedeva “a tutte le autorità destinatarie dell’esposto di attivarsi al fine di procedere all’adozione di ogni opportuna misura e fra tutte alla tempestiva realizzazione della rotatoria dello Stadio Lorenzon”.
Questo perché da anni esiste il progetto definitivo di realizzazione. A tale richeista Marcello Manna, sindaco di Rende aveva risposto in data 29 marzo 2016, di aver avuto un colloquio con l’ ufficio tecnico del Comune e dunque di essersi attivato e di aver interloquito con l’ Anas (qualche giorno prima), poco dopo la presentazione dell’esposto (fine febbraio), tanto da far ritenere che la rotatoria fosse di ormai prossima realizzazione.
Sono trascorsi altri mesi e altri giorni nell’illusione generale ma di interventi dell’Anas all’altezza dello svincolo neanche l’ombra… solo qualche intervento di manutenzione qua e la alle cosiddette ‘isole di traffico’. Molto amara è stata la constatazione che si trattava soltanto di lavori disposti dall’Anas per il ripristino dei cordoli degli spartitraffico, una circostanza che ha lasciato non solo delusi ma anche molto perplessi. In molti si sono chiesti perché l’ Anas starebbe provvedendo all’effettuazione di lavori per ripristinare cordoli che la realizzazione della rotatoria imporrebbe poi di rimuovere? Ed infatti, tranquilli perché questo progetto non sembra essere proprio in cantiere ma messo nel dimenticatoio.
Il sottopasso pedonale? Archiviato! La rotonda? Dimenticata. I pericoli? Sempre presenti!
Eppure il Consiglio Comunale di Rende nel lontano 2011 con Bernaudo sindaco, bocciò l’idea del tunnel proposto da Anas per approvava invece la realizzazione di una rotatoria, così come si legge in un’apposita delibera del 3 marzo 2011 (CLICCA QUI PER LEGGERLA). Di quella rotonda non solo non è mai partita la costruzione.
Il comune di Rende ha richiesto all’Anas di cedere la gestione del tratto di Strada Statale che interessa l’intero territorio del Comune di Rende, mantenendo l’Anas la gestione del rifacimento dell’asfalto e dei giunti, mentre per il resto se ne occuperebbe il Comune di Rende. Il Comune così facendo potrebbe declassare la strada ed in questo modo gli svincoli potranno essere riportati in parte allo stato originale e quindi si potrebbe porre definitivamente fine a questa situazione molto pericolosa per gli automobilisti che attraversano questo tratto stradale. Bene nelle parole ma i fatti?