“Reset” può essere celebrato al Tribunale di Cosenza. Aule idonee alla trattazione del processo

«La relazione ministeriale restituisce uno stato delle aule del Palazzo di Giustizia di Cosenza completamente diverso dalle precedenti valutazioni: le aule, a seguito di un imponente adeguamento informatico, sono finalmente in grado di rispondere all’esigenza della pluralità dei collegamenti “remotizzati” indispensabili per la trattazione del processo».

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COSENZA – Una lunga battaglia vinta dagli avvocati penalisti di Cosenza e certificato dal Ministero della Giustizia. Il processo “Reset” contro la ‘ndrangheta cosentina, potrà svolgersi nel Palazzo di giustizia di Cosenza. A darne notizia il Consiglio direttivo della Camera penale di Cosenza. «Nella nuova relazione ministeriale del gennaio 2025 indirizzata al presidente e ai consiglieri si desume che «le aule penali del Palazzo di giustizia di Cosenza sono finalmente in grado di rispondere all’esigenza della pluralità dei collegamenti “remotizzati” indispensabili per la trattazione del processo».

«Oggi scriviamo a margine del recente Consiglio tenuto dal Coa di Cosenza lo scorso 17 febbraio – si legge nel documento – , a cui, invitati, abbiamo attivamente partecipato. Il tema continua a riguardare il trasferimento coatto della sede giudiziaria naturale dei maxiprocessi dal Palazzo di giustizia di Cosenza a Lamezia e, successivamente, a Castrovillari e, finanche, a Catania avvenuto per indicazione vincolante dell’Ufficio di Presidenza del Tribunale di Cosenza. L’asserita “assenza di aule protette nel Palazzo di giustizia di Cosenza” è affermazione resa eccentrica e infondata da più circostanze: la prima, quella che abbiamo congiuntamente sostenuto in tutte le Sedi, ossia l’impiego di milioni di euro per lavori che, nello stesso Palazzo, stanno riguardando ambiti diversi dalle aule d’udienza, fatto incompatibile con la carenza strutturale di “aule protette” perché rende inverosimile che la spendita di denaro pubblico non abbia avuto quale priorità l’adeguamento delle aule per consentire l’effettivo esercizio della giurisdizione; la seconda, appresa di recente, conseguentemente al rilascio, da parte della Presidente del Tribunale di Cosenza al richiedente Coa di Cosenza, di documenti attinenti alle ragioni del trasferimento della sede naturale del maxiprocesso 3804/17 RGNR (c.d. Reset).

«Con la recente “Relazione sullo stato dell’arte”, del 27.01.2025, riportata nella comunicazione a firma del Dirigente della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Dipartimento per l’innovazione tecnologica della giustizia del Ministero della Giustizia è stato ufficializzato quanto già, in parte, evidenziato, dall’Ufficio di Presidenza della Corte di Assise di Cosenza con la nota prot. 1/2024 ossia che: tutte le aule di udienza sia civili che penali del Tribunale di Cosenza sono provviste di punti rete in seguito alla realizzazione del cablaggio strutturato avvenuto di recente in Convenzione Consip Lan 7; l’aula 1 e l’aula 9 sono state interessate dall’adeguamento Cartabia consistente in collegamenti remoti con le case circondariali mediante linee dati, telefoni e telecamere dedicate».

«Queste due aule sono dotate di assistenza manutentiva nazionale a carico di TIM che è possibile richiedere mediante chiamata al numero telefonico … ; la connessione di nuovi pc fissi e/o portatili ai punti rete e problematiche varie sui pc Teams possono essere richieste attraverso il sito di assistenza esterna; le restanti aule penali sono dotate di telecamere MaxHub fornite dalla Corte di Appello di Catanzaro e collegate mediante porta Usb e si potrà richiedere supporto al sito di assistenza esterna. Dunque avevamo ragione. La “Relazione” ministeriale restituisce uno stato delle aule del Palazzo di Giustizia di Cosenza completamente diverso dalle precedenti valutazioni degli Uffici di Presidenza della sezione penale e del Tribunale di Cosenza: è documentata la sussistenza di aule che, a seguito di un imponente adeguamento informatico, sono finalmente in grado di rispondere all’esigenza della pluralità dei collegamenti “remotizzati” indispensabili per la trattazione del processo 3804/17. 4 Tale “nuovo stato delle cose” impone una iniziativa decisa, finanche giudiziaria, per riportare il maxiprocesso 3804/17 nella sede naturale, il Palazzo di giustizia di Cosenza. Intendiamo procedervi con l’Istituzione forense bruzia e, magari, con tutta l’Avvocatura cosentina, onde portare a termine ciò che insieme abbiamo iniziato».

Loizzo “Una vittoria degli avvocati cosentini”

Per de deputata della Lega Simona Loizzo: «è una vittoria degli avvocati cosentini ai quali avevo espresso la mia solidarietà. È una decisione di buonsenso che va nell’interesse di tutte le parti in causa. Esprimo soddisfazione e ringrazio l’ordine degli avvocati e la camera penale per il loro impegno».

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