Scacco alla “Banda della Mercedes”: dal campo Rom di Scampia furti e rapine tra Cosenza e provincia

I sette serbi arrestati provenivano da un campo rom dell’hinterland partenopeo ed avevano "base" in un casolare isolato di contrada Thurio. Il gruppo criminale sarebbe composto da almeno 15 persone e avrebbe messo a segno almeno trenta furti e tre rapine

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COSENZA – Un vero e proprio commando dell’est Europa, formato da 15 o forse più persone, che dall’estate del 2024 aveva iniziato a mettere a segno diversi colpi tra Cosenza l’hinterland terrorizzando i cittadini. Un gruppo criminale formato da cittadini di origine serba e ribattezzato la “banda della Mercedes bianca”  dopo che alcuni sistemi di videosorveglianza avevano immortalato l’auto usata dai malviventi. Il gruppo era poi passato ad altre potentissime auto per non essere individuato ed aveva iniziato a muoversi tra Cosenza e l’area urbana per mettere a segno una serie di furti e rapine.

Almeno una trentina quasi tutti compiuti tra Cosenza, l’area urbana e i comuni limitrofi: Cosenza, Rende, Mendicino, Dipignano, Bisignano, Luzzi, Montalto Uffugo, Castrolibero e un furto anche a Corigliano-Rossano. Venivano prese di mira le villette e le abitazioni di periferia, spesso il pomeriggio, approfittando dall’assenza dei proprietari.

Banda della Mercedes bianca: almeno una trentina i colpi

Razzie continue di valori, contanti, armi e ogni altra utilità presente. In alcune circostanze sono state asportate addirittura tutte le casseforti con i valori custoditi. E quando nelle abitazioni c’erano i proprietari i malviventi non hanno esitato a sequestrare e minacciare i malcapitati. Almeno una ventina i casi sui quali hanno lavorato i carabinieri di Corigliano Rossano, con il supporto degli specialisti dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, i carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano e della Stazione di Castrolibero, coordinati dalla Procura di Castrovillari, che al termine di una complessa e instancabile attività di indagine hanno arrestato sette persone tutte di origini slava e accusati di «associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei furti e delle rapine, ricettazione e riciclaggio». Ma le indagini vanno avanti e non è escluso che il numero di furti possa crescere.

La banda arrivava dal campo Rom di Scampia ed aveva trovato la sua base logistica in un casolare isolato in contrada Thurio.  Quando i militari hanno fatto irruzione nel casolare, oltre ai sette cittadini serbi provenienti dal campo rom dell’hinterland partenopeo, sono state sequestrate 4 auto di grossa cilindrata (due delle quali rubate), numerose ricetrasmittenti, telefoni dedicati, strumenti tecnici per lo scasso, mezzi per il travisamento, preziosi, contanti e diversa altra refurtiva.

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