Scontri post Cosenza-Catanzaro, 13 poliziotti contusi: due diverse versioni dei fatti
I tifosi catanzaresi parlano di un agguato dei tifosi cosentini e sostengono che i pulmini si sono fermati dopo che un gruppo di tifosi rossoblu li aveva colpiti con sassi
COSENZA – E’ di tredici poliziotti contusi il bilancio degli incidenti verificatisi ieri sera al termine del derby di serie B tra Cosenza e Catanzaro. Alcuni tifosi del Catanzaro sono stati identificati dalle forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione fatta dalla Questura, dopo alcuni leggeri tafferugli senza conseguenze che si sono verificati nelle vicinanze dello stadio, i pullman dei tifosi giallorossi sono stati instradati verso l’autostrada. Gli incidenti si sono verificati nei pressi del centro commerciale di Rende, a poco distanza dallo svincolo autostradale. Lungo la strada, secondo la Questura, un gruppo di supporter catanzaresi, da due pulmini, hanno lanciato sassi contro le auto della polizia. Quindi si sono fermati nel parcheggio del centro commerciale lanciando fumogeni verso la struttura e cercando di entrare.
Ed è qui che ci sono stati gli scontri col la polizia. Diversa la versione fornita da tifosi catanzaresi che parlano di un agguato dei tifosi avversari e sostengono che i pulmini si sono fermati dopo che un gruppo di tifosi del Cosenza li aveva colpiti con sassi e bastoni. Versione che, al momento, non viene confermata dalla Questura. In queste ore, comunque, gli investigatori stanno visionando i video del sistema di sorveglianza del centro commerciale ed altri girati da privati cittadini e che circolano sui social. Da questi video potrebbe venire una ricostruzione definitiva della vicenda. In queste ore un vertice alla Questura di Cosenza, con in questore Cannizzaro e i vertici della polizia.