Stangata rifiuti in Calabria: la TARI raddoppia, sindaci cosentini in rivolta contro ArriCal

Lo smaltimento dei rifiuti in Calabria, ed in particolar modo nella provincia di Cosenza, risulta essere la più alta d'Italia. Chiesto un confronto urgente con i vertici

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COSENZA – Si è tenuta ieri nel pomeriggio, presso la sala degli specchi della Provincia di Cosenza, una riunione straordinaria, convocata dai sindaci della provincia, per affrontare la questione relativa agli imminenti incrementi tariffari imposti da ArriCal. Le nuove tariffe, che prevedono un costo di 375€ per tonnellata per i rifiuti solidi urbani (RSU) e 240€ per tonnellata per il secco residuo (umido), hanno destato profonda preoccupazione tra le amministrazioni comunali e le comunità.

Questi costi, che si aggiungono alle tariffe dell’annualità 2024 ed ai continui conguagli ricevuti dai Comuni, andranno infatti a gravare direttamente sui cittadini, che, in alcuni casi, si vedranno raddoppiare la tariffa della TARI e dell’idrico. È paradossale che, nonostante gli sforzi significativi fatti dai cittadini per aumentare il livello di raccolta differenziata, le tariffe registrino un rialzo così drammatico, penalizzando ulteriormente le comunità locali.

Riteniamo che l’assenza di una comunicazione chiara tra ARRICAL e le amministrazioni locali sia un segnale preoccupante al fine di poter garantire un servizio efficiente e soprattutto non troppo oneroso per i cittadini calabresi. Queste tariffe, infatti, prevedono dei costi che non sono stati in alcun modo specificati, chiariti e giustificati da parte di Arrical.

L’unica cosa certa è che lo smaltimento dei rifiuti in Calabria, ed in particolar modo nella provincia di Cosenza, risulta essere la più alta d’Italia, nonostante gli ottimi livelli di raccolta differenziata che stanno ottenendo i Comuni calabresi.
Pertanto, richiediamo con urgenza:
1. Un tavolo di confronto immediato con le autorità regionali e i vertici ArriCal per analizzare le ragioni di tali aumenti e individuare soluzioni che consentano una riduzione delle tariffe.
2. Una revisione delle politiche tariffarie di ArriCal, finalizzata a garantire una maggiore equità e sostenibilità economica, che tengano conto anche dei livelli di differenziata delle diverse comunità. Nonché una differenziazione delle tariffe tra i rifiuti smaltiti negli impianti regionali ed extra regionali.
3. Maggiore coinvolgimento delle amministrazioni comunali nei processi decisionali relativi alla gestione dei rifiuti.
Inoltre, diamo pieno mandato ai Sindaci eletti nel Consiglio di Amministrazione di ArriCal per esporre le nostre istanze nel prossimo consiglio, rappresentando con forza le preoccupazioni e le richieste delle amministrazioni locali e delle comunità.

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