COSENZA – Notte di burrasca a Cosenza e in diversi centri della provincia con decine di interventi dei vigili del fuoco a causa delle fortissime raffiche di libeccio che hanno superato anche i 100 KM/h orari. Danni segnalati dal Tirreno alla città di Cosenza ma anche in Sila, dove qui le raffiche di vento sono state davvero fortissime: in particolare a Camigliatello Silano sono crollati diversi alberi, volate lamiere e divelte recinzioni. La stazione meteorologica Arpacal di Botte Donato, sulla vetta più alta della Sila, ha registrato una raffica di 166 km/h corrispondente a intensità di un uragano di categoria 2.
Al momento sono stati 65 gli interventi dei vigili del fuoco con centinaia di richieste ancora in attesa per rimuovere tronchi, lamiere divelte e detriti in particolare tra Cosenza, Rende, San Fili e Castrolibero. Problemi sulle strade in particolare sulla Statale 107 Silana Crotonese per la presenza dei alberi sulla carreggiata. Alcune strade montane risultano interessate dalla caduta di alberi e per questo si raccomanda la massima prudenza.
Tempesta di vento a Cosenza: crolla semaforo su Via Misasi
Sfiorata la tragedia a via Misasi in pieno centro città, per la caduta di un semaforo letteralmente divelto dal vento e crollato sulla strada. Fortunatamente non si registrano feriti. Problemi segnalati anche lungo le strade cittadine molte invase da detriti, rami e tronchi di alberi abbattuti dalle violentissime raffiche di vento.
Anche nelle altre province calabresi si contano centinaia di richieste di intervento: 59 in provincia di Catanzaro, in particolare tra il capoluogo e Lamezia Terme, altri 16 interventi effettuati in provincia di Vibo Valentia. Le numerose richieste pervenute nelle Sale operative per alberi divelti e rimozione ostacoli sulle sedi stradali. A causa del vento forte nella serata di ieri riscontrati anche diversi problemi elettrici con frequenti blackout. Anche Sorical ha comunicato dei problemi sulle linee che alimentano gli acquedotti. In particolare si sono verificati blackout presso l’impianto Nascejume dell’acquedotto Abatermarco e al Posino-Montenero che alimenta diversi comuni dell’area centrale della provincia di Catanzaro a partire da Tiriolo.