Tirocinanti calabresi, 50 i precari nel Comune di Cosenza. Caruso: “Ora servono risorse”
"Pur apprezzando l'ennesimo atto portato avanti dall'On. Cannizzaro ora abbiamo bisogno delle risorse per poterli stabilizzare", dichiara il sindaco di Cosenza
COSENZA – “Pur apprezzando l’ennesimo atto portato avanti dall’On. Cannizzaro dato dall’emendamento a favore dei TIS presentato e, successivamente, approvato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, ritengo indispensabile che si passi a dare concretezza alla problematica. Ciò significa che per poter dare una sicurezza di futuro lavorativo, con la conseguenziale garanzia dei diritti dovuti, ai nostri 4 mila tirocinanti calabresi, di cui 50 svolgono la loro indispensabile funzione all’interno del Comune di Cosenza, è necessario che Stato e Regione Calabria assicurino le essenziali ed adeguate risorse finanziarie”.
Lo afferma il sindaco Franz Caruso, che prosegue: “Da come si evince dalla stampa, infatti, ancora una volta per avere la possibilità di stabilizzare questi nostri precari, al di là delle ulteriori possibili procedure individuate e da poter attivare, che apprezzo moltissimo, è necessario il relativo impegno di spesa, soprattutto per Comuni che, come il nostro, versano inevidente difficoltà economico/finanziaria. In questo senso è indirizzato il mio ennesimo e pressante appello al Governatore della Calabria, che non può ignorare questa drammatica problematica che attanaglia 4mila lavoratori e le loro famiglie. Peraltro, i Tis che oggi lavorano da precari e senza garanzia di futuro, nei nostri Comuni risultano indispensabili e non finirò mai di ringraziarli, riconoscendone qualità umane e professionalità. Per cui se ci verrà data la reale possibilità di stabilizzarli, il Comune di Cosenza farà fino in fondo quanto di competenza” “E’ giunto il momento – conclude Franz Caruso – che agli annunci, tutti belli, per carità, seguano le risorse assegnate, riconoscendo le legittime rivendicazioni di questi lavoratori ad aver assicurato il loro futuro e quello dei loro figli”.