Tra innovazione e promozione, il successo dei Fichi di Cosenza DOP
Una 'tre giorni' ricca di approfondimenti e di importanti incontri quella del "Fichi Festival di Cosenza". Si lavora per la crescita di un prodotto che conferma le proprie potenzialità
COSENZA – Dalla ricerca all’innovazione, dalla promozione alla degustazione: la terza edizione del Fichi Festival di Cosenza è stata questo, ma anche tanto altro. I momenti di divulgazione scientifica si sono incrociati in maniera opportuna con gli aspetti più ludici. Ne è venuto fuori un programma ricco e variegato capace di attrarre un gran numero di persone, ma soprattutto addetti ai lavori, produttori e studenti che, per il proprio futuro, hanno scelto il settore agroalimentare.
Un prodotto come il fico, poi, permette di spaziare e stuzzica la fantasia di tanti chef, che creano nuovi piatti affinché chi sceglie il fico può assaporarne ogni tipologia di retrogusto nascosta.
L’edizione 2024 della kermesse, organizzata dal Consorzio di tutela Fichi di Cosenza DOP, ha preso il via con un convegno dedicato alla qualità del materiale di propagazione del fico, presso la Camera di Commercio di Cosenza. “Abbiamo bisogno di dare innovazione e ricerca – ha detto Anna Garofalo, Presidente del Consorzio dei Fichi di Cosenza DOP – ed abbiamo voluto, quindi, arricchire il percorso dei Fichi di Cosenza DOP perché ne abbiamo bisogno per portare avanti la tradizione”
Il secondo appuntamento, è stato organizzato presso il Palazzo della Provincia di Cosenza, dalla prestigiosa Accademia dei Georgofili. Al centro del dibattito le innovazioni della filiera dei Fichi di Cosenza DOP. “La pianta del fico è forte, ma sta subendo il calore; anche il fico, quindi, sta iniziando a soffrire; abbiamo meno prodotto, meno qualità ed un frutto più piccolo. L’innovazione, quindi, e la ricerca deve aiutarci in questo“. “Si cercano di affrontare i diversi segmenti della filiera – ha detto Rosario Di Lorenzo, Presidente Sezione Sud Ovest Accademia dei Georgofili – dalla coltivazione alla trasformazione, ma si parlerà anche di innovazione di processi e di prodotti. Il tutto per valorizzare il percorso della filiera”.
Come tradurre concretamente il concetto di innovazione? Lo ha spiegato Arsac grazie al press tour organizzato dal Consorzio nelle sue aziende sperimentali. “Questo fico dottato ha raggiunto i mercati che contano e deve essere fortificato – ha detto il Commissario Arsac, Fulvia Caligiuri – C’è un centro sperimentale dedicato al fico. Arsac, quindi, è sempre a fianco del Consorzio. Dobbiamo promuoverlo e valorizzarlo di più perché merita un ruolo di primo piano, che, in effetti, già detiene, ma deve ancora crescere”.
La tre giorni non poteva che chiudersi con la bellezza in primo piano. La serata di gala finale si è svolta infatti nella splendida cornice di Villa Rendano con l’incontro nel corso del quale si è parlato delle prospettive future di questo straordinario prodotto, ma anche con show cooking, degustazioni e presentazioni di ricette innovative.
“La Regione Calabria – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – sostiene attraverso il PSR queste attività di promozione. Ma la Regione fa anche altro in un percorso che sta dando rilievo scientifico ad una produzione di qualità. Ci sono poi nuovi insediamenti: con il bando multifrutta insedieremo altri 170 ettari di nuovi ficheti e non escludiamo altre importanti azioni per aumentare la superficie con nuove modalità di coltivazione che sono attualmente allo studio delle nostre università, dell’accademia dei Georgofili e di Arsac“.
Il lavoro del Consorzio risulta essere apprezzato da una Regione che vuole puntare anche su questo prodotto decisamente identitario per il territorio.