Traffico caotico a Cosenza, Lo Feudo «serve una strategia, promuovere la riduzione delle auto»
"Argomento del giorno, alla ripresa dell’anno scolastico e non solo, è il traffico cittadino, anche se a Cosenza pare sia diventato uno dei principali motivi di critica politica all’attuale amministrazione comunale". Lo Feudo sottolinea "non banalizzare"
COSENZA – Giuseppe Lo Feudo, socio della società italiana politica trasporti, interviene sul dibattito e sulle continue segnalazioni e lamentele legate al traffico congestionato a Cosenza, “una di quelle evenienze che incidono sulla vita reale e quindi anche sulla sfera emotiva dei cittadini; ecco che si leggono analisi variegate ed emotivamente vissute, che attribuiscono il fenomeno, banalizzando un po’, a quell’intervento del comune piuttosto che a quella rotatoria eliminata o magari a quel bar che fa un buon caffè, per cui le auto, sostano impunite in tripla fila. Ho citato solo alcuni, fra i più percepiti, come possibili elementi o ostacoli che incidono sulla fluidità della circolazione cittadina, che però riguardano la dimensione degli effetti e non guardano alle vere cause e origini del fenomeno”.
Strumenti di analisi e programmazione della mobilità. Le auto aumentano
“Esistono invece al riguardo strumenti di analisi e programmazione della mobilità urbana ormai obbligatori e con algoritmi molto sofisticati, di cui pare si stia dotando finalmente anche l’amministrazione comunale, che più correttamente approcciano al problema in modo scientifico e sistemico. Cerchiamo quindi di allargare per un attimo i confini del nostro sguardo per capire un po’ meglio la situazione della nostra città e della stessa area urbana. Inutile precisare, come premessa, che a parità di superficie e di rete stradale, l’aumento del numero delle autovetture, porta necessariamente ad un rallentamento della circolazione e ad una riduzione della velocità media dei singoli spostamenti”.
I tempi medi di ingresso
“A tal proposito e come semplice esempio, solo il 24 settembre scorso, dalle ore 9,30/ 10,40 la fila in ingresso dalla autostrada a Cosenza nord/ Unical era di 2 km circa su sede autostradale da entrambe le provenienze. In entrata a Cosenza sud, coda sino in gallerie autostradali da entrambe le provenienze, con tempi medi di ingresso in città di 35/45 minuti.
“Analoghi flussi con code in ingresso in città da Mendicino, Montalto, destra Crati, Casali del manco e Statale 107. Quotidianamente quindi molte migliaia di autovetture entrano nell’area urbana e si aggiungono, al netto delle uscite che sono inferiori agli ingressi, al parco veicolare stanziale. Questo fenomeno, tecnicamente misurabile, rappresenta a mio parere il principale elemento di congestionamento del traffico cittadino e come tale dovrebbe essere il primo fenomeno su cui orientare e modulare le strategie di gestione del problema nel breve, nel medio e nel lungo periodo”.
Serve una strategia
“Senza infatti una strategia che affronti il problema in modo razionale ed efficace si continuerà a polemizzare sui singoli interventi pur sapendo che, mai e poi mai, potranno essere individuabili come causa e soluzione delle problematiche correlate al traffico veicolare, ma solo pretesti polemici o palliativi che al massimo spostano le criticità da un punto a un altro”.
Il trasporto pubblico locale, promuovere la riduzione delle auto
“Per ragioni di spazio sono costretto a semplificare molto il tema ma in realtà la congestione del traffico cittadino, si risolve solo se si riprende e si dà impulso, ai vari livelli istituzionali, ad una politica seria di gestione e sviluppo del trasporto pubblico locale integrato con le nuove modalità di trasporto condiviso e sostenibile”.
“Infatti solo adottando misure che orientano e motivano i cittadini, cambiare modalità e utilizzare al posto della propria auto privata un mezzo di trasporto diverso, saremo in grado di migliorare il traffico e quindi la qualità della vita dei nostri territori. Promuovere la riduzione delle autovetture private significa capire che è necessario investire in infrastrutture di trasporto e in mezzi nuovi e moderni ma anche investire in tecnologia e info mobility per rendere noti e facilmente accessibili i servizi di mobilità alternativa ai cittadini. Per promuovere la riduzione delle auto private occorre realizzare punti di interscambio all’ingresso delle città con una rete di bus urbani modulata considerando i flussi come domanda potenziale e istituendo un unico biglietto parkbus.
“Occorre valorizzare le infrastrutture esistenti potenziando e coordinando meglio i servizi. Occorre disincentivare l’uso delle autovetture private anche attraverso politiche tariffarie della sosta, differenziandole fra zone centralissime e ambiti un po’ più decentrati. Al riguardo una iniziativa forte dovrebbe a mio parere assumerla Unical in qualità di polo innovativo d’eccellenza, che purtroppo oggi vede il Campus assediato dalle autovetture e trasformato ormai in un unico megaparcheggio. Iniziare nel Campus a delimitare zone di parcheggio a pagamento infatti, oltre che favorire le soste occasionali per fornitori e visitatori e ospiti di vario tipo, potrebbe rappresentare un forte segnale di cambiamento, mirato ad indurre gli stessi universitari ad utilizzare di più i mezzi pubblici che esistono e spesso sono sottoutilizzati“.
“Nondimeno un rilancio del Tpl dovrebbe vedere come principale protagonista, attivo e propulsivo, la stessa Regione Calabria atteso che il 31/12/2026 scadranno senza ulteriore possibilità di proroga gli attuali affidamenti diretti, ancora in fase transitoria, alle aziende pubbliche e private attualmente esercenti i servizi automobilistici regionali. Il 2026 e’ già alle porte se si considerano solo i tempi tecnici necessari per l’esperimento delle gare o comunque per la definizione e la formalizzazione dei nuovi affidamenti, ma ancora oggi ne gli enti locali che i cittadini sanno cosa accadrà nel prossimo futuro nonostante fin dal 2015 esista una legge quadro regionale di riferimento, la n 35/2015, allora definita una delle migliori leggi del Paese e che non sembra più essere di attualità ancorché sia pienamente vigente”.
No a spot polemici
“Tutto quanto sopra per evidenziare che le criticità del traffico e della mobilità urbana in Cosenza e più in generale nell’area urbana, non possono essere ridotte a spot polemici contro qualche intervento mitigativo comunale, ma meriterebbero un coinvolgimento più costruttivo e responsabile da parte di tutti sapendo che il problema della mobilità e della sostenibilità ambientale saranno le emergenze che coinvolgeranno tutti pesantemente nei prossimi anni”.
Dott. Giuseppe Lo Feudo
Socio SIPOTRA – (società italiana politica trasporti)