Università della Calabria in lutto. È morto il prof. Vincenzo Carbone, eccellenza della fisica

Il prof Vincenzo Carbone, Professore Ordinario del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria e grande luminare, aveva ricevuto la Lewis Fry Richardson Medal per l’anno 2025, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nell’ambito della geofisica

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RENDE – Lutto nel mondo dell’Università calabrese e cosentina per la morte del professor Vincenzo Carbone. Ordinario del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, aveva ricevuto pochi mesi fa la ‘Lewis Fry Richardson Medal’ per l’anno 2025, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nell’ambito della geofisica che celebra contributi nel settore che siano ritenuti di eccezionale valore scientifico dalla comunità, in relazione alla loro innovatività e agli avanzamenti che hanno apportato alla comprensione dei fenomeni naturali complessi. Il prof. Carbone aveva 67 anni e si è spento per un malore avvenuto nella notte. I funerali saranno celebrati domani alle ore 11.00 nella Chiesa di San Paolo Apostolo – Padri Dehoniani a Rende.

Vincenzo Carbone

Vincenzo Carbone, eccellenza della fisica

Una vera e propria eccellenza della Calabria e dell’Unical, Carbone ha contribuito in modo significativo allo studio dei sistemi complessi, analizzando e sviluppando modelli teorici avanzati che spiegano le dinamiche non lineari che caratterizzano i fenomeni naturali, dai processi spaziali a quelli atmosferici e geofisici. La sua capacità di integrare diverse aree disciplinari e applicare metodi innovativi ha portato alla creazione di modelli in grado di descrivere la natura di questi fenomeni in modo più preciso ed efficace. In quest’ambito, ha anche portato il suo contributo all’analisi dei cambiamenti climatici e alla comprensione del ruolo dello studio dei sistemi non lineari per la comprensione dei fenomeni climatici in evoluzione e del loro impatto sul nostro pianeta. I suoi studi pionieristici hanno tracciato nuove direzioni di ricerca, con importanti ricadute nella comprensione di fenomeni complessi che caratterizzano sia l’ambiente terrestre che quello spaziale.

La drammatica morte del fratello a Paola per “una cicca” di sigaretta

Vincenzo Carbone era il fratello del maresciallo Antonio, morto a Paola il pomeriggio del 17 agosto 2021  colto da infarto dopo una accesa discussione avuta con un’altra persona nei pressi di un lido sul lungomare cittadino. Il Maresciallo maggiore dei carabinieri Antonio Carbone, di stanza a Ciriè nel torinese, era in vacanza. Si trovava sulla spiaggia della sua infanzia insieme alla famiglia e ad alcuni amici quando, si accorse che un bagnante aveva appena gettato sul bagnasciuga la cicca di una sigaretta. Al suo rimprovero di non sporcare il mare seguì la reazione del giovane vicino di ombrellone. Ne nacque una discussione che in pochi minuti degenerò fino a coinvolgere anche la famiglia di un 28enne di Cosenza, che secondo le testimonianze di alcuni bagnanti, avrebbe rivolto, durante il diverbio, pesanti minacce al militare. Antonio si allontanò per sedersi sulla sdraio, ma è visibilmente agitato. Di lì a poco il suo cuore cedette. Il militare morì, infatti, durante il trasporto in ambulanza al vicino ospedale cittadino.

 

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