Vecchio e scomodo, sporco e senza bar. Le pessime condizioni del “Marulla” contro il Modena
Nella gara contro i canarini sono emerse diverse problematiche al Marulla e non certo legate alla "vecchiaia" dell'impianto rossoblù o al maltempo. La rabbia dei tifosi «l'accesso dei disabili in Tribuna A ostruito da un grosso generatore di corrente»
COSENZA – Erano poco più di cinquemila i tifosi che venerdì sera si sono recati al Marulla per assistere al match tra Cosenza e Modena. Il vento e la pioggia, che per tutta la giornata hanno interessato la città e la provincia, hanno scoraggiato altri tifosi nel recarsi in uno stadio che ha dato il “peggio di se”, presentandosi in pessime condizioni. In attesa degli oltre 7 milioni di euro che permetteranno di effettuare l’ennesimo restyling del vetusto impianto rossoblu, nella gara contro i canarini sono emerse diverse problematiche, ma non certo legate alla “vecchiaia” dell’impianto rossoblù o al maltempo (diversi i black out che si sono verificati in tribuna stampa durante il match) e non giustificabili nel 2024 nel secondo campionato nazionale di calcio.
Stadio Marulla tra sporcizia e degrado
Se ad un impianto di per se già scomodo e vetusto, lontano dal terreno di gioco, che lascia molti tifosi alle intemperie, aggiungiamo anche la sporcizia e l’incuria con cui lo stadio apre le porte ai suoi tifosi nelle gare casalinghe, la frittata è fatta e non ci si può certamente lamentare se molti preferiscono guardare la partita sul divano di casa. Venerdì sera in tantissimi hanno evidenziato (cosa che accade in ogni partita casalinga) i seggiolini sempre sporchi e pieni di terra, alcuni bagni chiusi e quei pochi aperti sporchi e invasi dalle cartacce e bottiglie di plastica.
In più, da oltre un mese, nessun servizio bar è attivo all’interno dell’impianto, a quanto pare per il mancato rinnovo della concessione. A questo si è aggiunta anche la presenza di un enorme gruppo elettrogeno davanti la Tribuna A che impediva ai tifosi disabili di poter raggiungere lo spazio loro riservato.
Il gruppo anni 80, con un messaggio ha giustamente evidenziato che queste situazioni non fanno altro che allontanare i tifosi dallo stadio «È così che la società giustifica l’aumento del prezzo dei biglietti? È così che si vuole portare la gente allo stadio? Possibile che di fronte a tutto questo chi gestisce la società non provi neanche un po’ di vergogna? Ancora una volta – scrivono i gruppi della Nord – siamo, purtroppo, costretti a registrare le situazioni incresciose che puntualmente si ripetono ogni volta che il Cosenza gioca in casa. In occasione di Cosenza-Modena, l’unico accesso allo stadio per le persone con disabilità – lato Tribuna A – era ostruito da un enorme gruppo elettrogeno che impediva il passaggio delle sedie a rotelle. Per poter accedere allo stadio, i tifosi in carrozzina sono stati fatti passare in uno spazio ristrettissimo tra il gruppo elettrogeno e il muro, passando su cavi elettrici di ogni genere e mettendo a rischio la loro incolumità».
È vergognoso che nel 2024 si verifichino ancora episodi del genere e che un tifoso con disabilità motoria non possa accedere liberamente e in sicurezza in uno stadio che ospita una partita di Serie B. Come se non bastasse, in Curva Nord non era in funzione neanche il “bar” (fa già ridere chiamarlo così) posto nel cuscinetto che divide la curva dal settore ospiti e per i tifosi presenti non è stato nemmeno possibile prendere una bottiglietta d’acqua. Una cosa del genere non succede, ormai, neanche nei campi di Prima Categoria, figuriamoci in serie B».
«Ci troviamo di fronte ad una società che non solo non viene incontro in nessun modo ai tifosi con iniziative che contribuiscano a portare gente allo stadio, ma addirittura rende la vita impossibile a coloro che sono sempre presenti, pagando oltretutto un biglietto salatissimo per un settore popolare. Restiamo in attesa che qualcuno si degni di darci una risposta – conclude la nota –, anche se purtroppo in tredici anni abbiamo imparato a conoscere bene questi soggetti e non ci facciamo troppe illusioni».