Verso il referendum per la città unica: il centro sinistra si schiera con il sì
A Rende le forze di centro sinistra, con in testa il Partito Democratico, hanno spiegato le ragioni del si alla fusione Cosenza Rende Castrolibero
RENDE (CS) – La decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso presentato contro il referendum sulla fusione di Cosenza Rende Castrolibero apre definitivamente una campagna elettorale che, finora, non è stata caratterizzata da un elevato numero di incontri e dibattiti.
La certezza che si voterà domenica 1 dicembre potrebbe ora cambiare le cose ed un primo incontro dei comitati per il sì, intanto, si è svolto questa mattina a Rende. A promuoverlo il Partito Democratico e le forze di centro sinistra, che hanno ribadito il loro sì al progetto di città Única.
“Con grande convinzione – ha detto il coordinatore dei comitati per il si del PD, Giacomo Mancini – sosteniamo le ragioni del sì che sono in coerenza con la nostra storia e che sono in prospettiva rispetto alle esigenze dei cittadini che avranno una città unica, con 110.000 abitanti, quindi più forte, più autorevole. Si faranno delle economie di scala che garantiranno servizi migliori ai cittadini con le stesse risorse”.
A chi lamenta la mancanza di un confronto con i cittadini e con i consigli comunali, la possibilità ora, per i comitati per sì, di esprimere il proprio giudizio attraverso il referendum: “Non esiste un momento democratico e più alto del voto dei cittadini” ha ribadito Mancini.
Il Partito democratico, nello specifico, ha deciso di sostenere la proposta di legge del centrodestra dopo l’accordo raggiunto su un emendamento, presentato proprio dal PD, che posticipa di un biennio la nascita della città unica dal 1 febbraio del 2025 al 1 febbraio 2027. Deciso, quindi, il sostegno nei confronti di un’iniziativa della quale, in realtà, si parla da molti anni: “Questa è una posizione del centro sinistra – ha detto il Consigliere Regionale, Franco Iacucci – che viene da lontano e viene dall’impegno che molti amministratori hanno preso negli anni. Siamo convinti che questo è il momento giusto per accelerare un processo di unificazione dei tre comuni che di fatto sono già conurbati“.