Tirreno
Tutor Attivo
L’autovelox sulla Statale 18 a Belvedere Marittimo torna operativo. Il limite di velocità sarà di 70 Km/h
Dal giorno dell’Immacolata sarà riattivato a Belvedere Marittimo, lungo la Statale 18, il tutor nel tratto tra Contrada Palazza e il cimitero comunale. Limite di velocità fissato a 70 km/h
BELVEDERE MARITTIMO (CS) – A partire da lunedì 8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata, l’autovelox installato lungo la Statale 18 nel territorio comunale di Belvedere Marittimo tornerà pienamente operativo. Lo ha comunicato ufficialmente l’amministrazione comunale, specificando i dettagli dell’intervento dovuto all’intenso traffico, specialmente sul rettilineo privo di incroci, che crea condizioni di rischio concrete per gli utenti della strada.
Belvedere: localizzazione dell’autovelox e limite di velocità a 70 Km/h
L’autovelox riattivato è posizionato nel tratto stradale compreso tra il bivio di Contrada Palazza e l’ingresso del cimitero comunale. In questa zona il limite di velocità imposto è di 70 km/h, un vincolo che le nuove apparecchiature dovranno far rispettare. Il nuovo intervento prevede l’installazione e il noleggio di due dispositivi bidirezionali forniti da una ditta specializzata, per un investimento complessivo di 11.550 euro oltre IVA.
I tutor sequestrati sulle Statali
La vicenda degli autovelox a Belvedere ha una storia recente travagliata così come quelli posizionati lungo la Statale 18, La statale 107 Silana Crotonese e Statale 106 Jonica. Erano stati ritenuti irregolari per “mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento“. La Polizia di Stato, la Squadra di P.G. della Sezione Polizia stradale di Cosenza, alla fine di una articolata e complessa attività di indagini delegata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, a seguito di risultanze degli accertamenti sulla NON legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-EXSPEED v 2.0, aveva provveduto a dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Cosenza.
Dopo la gara d’appalto del 31 luglio 2023, erano stati installati dispositivi che sono stati successivamente sequestrati su disposizione del Tribunale di Cosenza perchè privi di omologazione. Solo in un secondo momento il Tribunale ha autorizzato la ditta fornitrice alla loro rimozione. Valutata la situazione, la Polizia Locale ha ritenuto urgente ripristinare il controllo della velocità con nuove apparecchiature pienamente conformi ai requisiti di legge.
Censimento obbligatorio: quelli fantasma saranno “spenti”
A partire da oggi, 30 novembre 2025, tutti gli strumenti di rilevamento elettronico della velocità che non saranno stati registrati sull’apposita piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) dovranno essere disattivati. Una direttiva chiara che segna un punto di svolta storico, mirando a “ripulire” il parco strumenti nazionale e a garantire la massima trasparenza sull’uso degli autovelox. La decorrenza dei 60 giorni utili era iniziata con il decreto dirigenziale n.367 del 29 settembre 2025.
La registrazione non rappresenta una semplice formalità burocratica: senza censimento, gli autovelox dovranno essere “spenti” e le sanzioni comminate perderanno validità legale. Una svolta storica che introduce nuove tutele per i cittadini ma solleva anche numerosi dubbi interpretativi.
Gli enti pubblici dovranno registrare gli autovelox
Le amministrazioni e gli enti dai quali dipendono gli organi di polizia stradale, già abilitati all’inserimento attraverso le credenziali rilasciate del CED della Direzione Generale Motorizzazione, hanno inserito sul portale i dati relativi ai dispositivi o sistemi per l’accertamento quali, ad esempio, marca, modello, tipo, l’eventuale versione, la matricola e gli estremi del decreto MIT di approvazione o di estensione del dispositivo o sistema. Ogni variazione o modifica rispetto ai dati inseriti deve essere immediatamente comunicata.
I dati inseriti dalle amministrazioni saranno pubblicate sul portale istituzionale del MIT per poterne garantire la libera consultazione. L’inserimento dei dati relativi a ciascun dispositivo o sistema è la condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi o sistemi da parte di amministrazioni ed enti.
Multe valide solo se il dispositivo è censito dal MIT
La registrazione sulla piattaforma MIT, infatti, è stata dichiarata dal Ministero come condizione necessaria per il legittimo utilizzo su strada. Senza questa iscrizione, l’apparecchio non potrà più essere impiegato per elevare sanzioni. Gli enti sono obbligati a inserire dettagliate informazioni per ciascun dispositivo:
- Identificazione: Marca, modello e numero di serie
- Ubicazione: L’esatta localizzazione su strada
- Estremi Amministrativi: Estremi del decreto ministeriale di approvazione o di omologazione
- Dati Tecnici: Informazioni su software e eventuali sistemi di protezione
Gli autovelox non a norma subito consultabili dal cittadino
L’obiettivo è impedire ai Comuni di impiegare apparecchi non conformi agli obblighi di censimento, segnalando di fatto una potenziale irregolarità amministrativa in caso di mancato adempimento. Una volta conclusa la fase di raccolta dati, il MIT compirà un altro passo storico: la pubblicazione online dell’elenco ufficiale. L’elenco sarà pubblico e consultabile da tutti (cittadini, avvocati, Polizie locali, Giudici di Pace). Questo permetterà di verificare con immediatezza il modello, lo stato amministrativo e, soprattutto, l’ubicazione precisa di ogni dispositivo.
Grazie a questa trasparenza, il cittadino non avrà più bisogno di ricorrere all’accesso agli atti amministrativi per verificare la regolarità del dispositivo che ha emesso la sanzione. Il mancato inserimento nell’elenco diverrà una prova facilmente dimostrabile per presentare ricorso.



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