La Regione Calabria abbandona imprenditori ed agricoltori che avevano investire nel mondo bio che lanciano l’allarme: «Siamo stati lasciati senza fondi»
CATANZARO – Si accendono ancora un’altra volta i riflettori sulle “discutibili” scelte della giunta regionale in fatto di politiche agricole. «Dalla Regione niente bandi Bio, – denuncia Innocenza Giannuzzi presidente dell’Agricoop Italia – aziende del settore sono state lasciate senza fondi. La voce circolava da alcuni giorni sia nei corridoi della Cittadella Regionale che negli ambienti associativi del mondo agricolo e purtroppo oggi ne abbiamo avuto la conferma: la Regione trascura il settore biologico e non pubblica nessun bando lasciando senza fondi europei le aziende del settore. Governo regionale dai propositi eccezionali, ma che poi in fase di programmazione-attuazione concretizza il nulla del nulla. Il solito adagio che purtroppo continua a riproporsi e che ben rappresenta quel che in Calabria accade. Questa volta a pagare saranno gli imprenditori agricoli che lavorano in biologico ed ai quali non verranno erogati gli aiuti previsti. Eppure la Regione faceva una gran “propaganda” dichiarando di essere fra quelle con la più alta percentuale di spesa prevista nel Psr a favore delle imprese BIO.
Prima fra tutte a proibire il glifosato. Una semplice “svista” di programmazione sul Psr? La Burocrazia dimentica i suoi imprenditori? Cosa dovremmo aspettarci ora? Una modifica alla programmazione sul Psr che vada a stanziare qualche ridottissimo fondo sulla misura Bio oppure una semplice stretta di spalle? Certo è che, in quest’ultimo anno, il comparto agroalimentare calabrese ha dovuto affrontare non poche difficoltà tra condizioni climatiche avverse e tra le crisi di mercato. Ora dovremmo aggiungere anche questa “generosa” scelta di “affossare” il settore Bio. Il Presidente della Regione in conferenza stampa affermò: “E’ importante difendere e sostenere le aziende agricole e le loro produzioni perché il settore agroalimentare è trainante nella nostra regione, dobbiamo aiutare le nostre aziende a realizzare un efficace promozione in giro per il mondo”. Sacrosante parole, ma non sappiamo come sia possibile dare aiuti per partecipare a fiere ed eventi senza prima rendere più forti le aziende calabresi».
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