Procura di Vibo chiede il processo per Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo Calabro
Richiesta di rinvio a giudizio per tentata concussione anche per l’imprenditore ed avvocato vibonese Vincenzo Renda, mentre l’accusa di concorso in abuso d’ufficio viene contestata ai dirigenti del Comune di Pizzo Nicola Vasta e Nicola Donato
VIBO VALENTIA – Il pm della Procura di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo, ha avanzato al Gup richiesta di rinvio a giudizio per i reati di corruzione, tentata concussione e concorso in abuso d’ufficio nei confronti dell’ex sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo, coinvolto in un’inchiesta della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Richiesta di rinvio a giudizio per tentata concussione anche per l’imprenditore ed avvocato vibonese Vincenzo Renda, mentre l’accusa di concorso in abuso d’ufficio viene contestata ai dirigenti del Comune di Pizzo Nicola Vasta e Nicola Donato.
Al centro dell’inchiesta alcune concessioni demaniali in favore di una struttura ricettiva dell’imprenditore Renda con atti contrari – secondo l’accusa – ai doveri d’ufficio in cambio di “plurime utilità” (acquisto di merce per oltre 600mila euro e assunzioni di congiunti di Callipo nella struttura turistica) che lo stesso Renda avrebbe elargito all’allora sindaco. Gianluca Callipo e Nicola Vasta sono poi accusati di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale ad un architetto di nazionalità straniera proprietario di un hotel e di una struttura ricettiva a Pizzo. Il gup ha fissato l’udienza preliminare per il 15 dicembre prossimo. L’inchiesta è condotta dalla Guardia di Finanza. Il Comune di Pizzo è attualmente commissariato per infiltrazioni mafiose.