COSENZA – Freddo artico e neve dietro l’angolo. La tanto attesa svolta metereologica, dopo una prima parte dell’inverno con temperature quasi autunnali e totale assenza di precipitazioni nevose (fatta eccezione per qualche centimetro di neve sulle cime più alte), potrebbe davvero essere dietro l’angolo.
Vale per buona parte dell’Italia, vale anche per la Calabria e tutti gli appennini che potrebbero finalmente far partire la stagione invernale. Non parliamo di irruzione gelide o di neve in pianura, almeno per la nostra regione, ma dell’arrivo di masse d’aria fredde di origine artica che, nella prossima settimana, dilagheranno sull’Italia e sul Mediterraneo, catapultandoci in pieno inverno con l’arrivo della tanto attesa neve a quote collinari e di montagna. Prima al Nord e al Centro, nella seconda parte della settimana anche al Sud.
Neve in Calabria? Occhi puntati alla prossima settimana
Le prime avvisaglie si avranno già nel fine settimana, quando andrà formandosi una circolazione ciclonica alimentata da aria fredda di tipo artico marittima che, dal Nord Europa, inizierà a scendere verso il Mediterraneo. La saccatura fredda, scorrendo sul bordo orientale dell’anticiclone, sarà proiettata verso Sud Ovest andando a creare un profondo vortice proprio sul Mediterraneo.
Questo significa precipitazioni abbondanti che sarebbero nevose a quote di bassa collina al centro e al Nord nella prima parte della prossima settimana. Una successiva chiusura della saccatura verso Est, con l’ingresso di correnti più fredde, porteranno precipitazioni anche su tutte le montagna del Sud, con la neve che potrebbe finalmente a cadere copiosa anche sui rilievi della Calabria, su Sila e Pollino, nella seconda parte della settimana, per la gioia degli operatori turistici. Un clima da pieno inverno, con temperature in discesa anche al di sotto della media del periodo.
Appennini senza neve, danni per 50 milioni di euro
Intanto ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani.
Il governo “darà risposte entro breve, 2-3 settimane”, perché “il tempo è una categoria per gli imprenditori fondamentale: vuol dir fare chiudere aziende e far perdere posti di lavoro” ha assicurato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, al tavolo con le regioni e le categorie di settore sui danni legati alla mancanza di neve sugli Appennini. “Ci hanno parlato di 50 milioni, ma ho chiesto alle Regioni singolarmente di fare delle stime precise, perché i danni potrebbero essere maggiori”, ha spiegato la ministra. “Il tavolo resterà permanente: ora per gli Appennini, poi per la montagna. Sarà riconvocato entro tre settimane”.