COSENZA – L’aggressione subita da un capotreno a bordo di un treno regionale sulla tratta Genova-Busalla, ha fatto scattare lo sciopero dei dipendenti ferroviari e suscitato diverse polemiche dalle associazioni di categoria.
Il SIM Carabinieri, associazione sindacale dell’Arma dei Carabinieri, prima per nascita e numero di iscritti, nelle persone del Segretario Generale Nazionale Aggiunto Antonio Aprile e del Segretario Generale Regionale Giuseppe Grillo del SIM Carabinieri si rivolge al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, per chiedere, con urgenza, chiarimenti sulle modalità di applicazione della legge regionale che prevede l’agevolazione sugli abbonamenti per i mezzi di trasporto agli appartenenti alle Forze di Polizia.
“È inaccettabile che, al momento del rinnovo degli abbonamenti mensili, i nostri colleghi debbano sistematicamente affrontare difficoltà o subire rifiuti con la motivazione “tutto è bloccato” a causa della mancanza di erogazione di fondi da parte della Regione Calabria. Questo crea situazioni imbarazzanti a chi si trova ad operare sul territorio”. I segretari aggiungono “si tenga conto, inoltre, che in Calabria il costo dell’abbonamento è sostenuto per il 20% dai Carabinieri e dagli altri operatori contrariamente a quanto avviene nella maggior parte delle altre regioni d’Italia, dove, per gli stessi appartenenti alle Forze di Polizia, i trasporti sono totalmente gratuiti.
Il SIM Carabinieri, pertanto, chiede una risposta chiara ed una soluzione immediata da parte del Presidente Occhiuto e preannuncia la richiesta di un incontro a livello nazionale con il Ministro dei Trasporti, On. Matteo Salvini, per affrontare in modo definitivo la mancata applicazione della legge regionale compromettendo, così, non solo il benessere dei nostri colleghi, ma anche la sicurezza dei singoli viaggiatori che usufruiscono dei trasporti regionali. Aprile e Grillo concludendo dichiarano “È tempo di mettere fine a questa situazione che si protrae da mesi, riconoscendo il valore del lavoro delle forze dell’ordine e garantendo maggiore sicurezza ai cittadini che viaggiano e agli operatori di Trenitalia troppo spesso oggetto di vile aggressioni”.