Altro che Frecce: oltre il 70% mai puntuale. Tra le 10 più in ritardo, 7 partono o arrivano in Calabria
Si chiama "Altra Velocità" ed è il dossier di Europa Radicale che ha analizzato i tempi di percorrenza di oltre 22 mila 'Frecce' che hanno viaggiato fra ottobre e dicembre del 2024: il 72% dei treni AV di Trenitalia subisce ritardi, con gravi ripercussioni per pendolari e viaggiatori occasionali - ELENCO
COSENZA – Altre che Frecce: La situazione dell’Alta Velocità italiana mostra un sistema sempre più in difficoltà, incapace di garantire la puntualità dovuta. È emblematico
il caso del Frecciargento 8556, che l’8 novembre 2024 per non arrivare in ritardo è partito da Roma Termini alle 15:30 anziché alle 16:20, anticipando di 50 minuti l’orario programmato. È quanto osserva Europa Radicale commentando i dati locali di ‘Altra Velocità‘, uno studio condotto a livello nazionale e presentato oggi a Roma. Nel dossier, curato dalla specialista informatica Chiara Calore, sono contenuti i tempi di percorrenza di oltre 22 mila ‘Frecce’ che hanno viaggiato fra ottobre e dicembre del 2024. I promotori dell’iniziativa parlano di “tracollo di Trenitalia”. La puntualità continua a essere un obiettivo lontano per tutte le categorie di treno. Tra i Frecciarossa, il 72% è arrivato in ritardo. La situazione è simile per i Frecciabianca, anch’essi con il 72% di treni in ritardo, mentre peggiora con i Frecciargento, dove il 79% dei treni ha registrato ritardi.
Da Torino a Reggio Calabria (e viceversa) tra i meno puntuali
“Alcune tratte – spiegano Igor Boni e Silvja Manzi, esponenti di Europa Radicale – emergono come le più critiche, con ritardi medi di 40 minuti o con treni mai arrivati in orario. Torino non sfugge a questa regola, che chiunque viaggi ben conosce”. Quattro, così come riporta un comunicato, sono le criticità segnalate dallo studio: “FR9587 da Torino a Reggio Calabria ha raggiunto il ritardo medio non invidiabile di 36 minuti, con un record incredibile di 272 minuti il 29 novembre. FR9304 da Napoli a Torino ha raggiunto il ritardo medio di 33 minuti arrivando puntuale solo 9 volte in tre mesi e con un record di 196 minuti di ritardo il 2 ottobre. FR9583 da Torino a Reggio Calabria ha raggiunto il ritardo medio di 31 minuti con un record di 168 minuti il 5 novembre. FR9588 da Reggio Calabria a Torino ha raggiunto il ritardo medio di 28 minuti con un record di 140 minuti il 10 dicembre“.
Frecce AV: poche volte puntuali
Tra i treni monitorati durante il trimestre ottobre-dicembre 2024, alcuni, come il FA 8348 che collega Bari a Roma, non sono mai arrivati in orario. Altri hanno accumulato ritardi in molti casi superiori all’ora, come il FR 9658 che va da Reggio Calabria a Milano e ha mantenuto un ritardo medio di 46 minuti, raggiungendo la destinazione 21 volte con ritardi maggiori di 60 minuti, toccando il picco di 468 minuti di ritardo il 30 novembre, e arrivando puntuale solamente 8 volte; o il FR 8824 che collega Lecce a Milano ed è arrivato 7 volte con ritardi superiori ai 100 minuti e solo 5 volte in orario. Solo il 20% dei treni ha avuto un ritardo medio inferiore ai 6 minuti, e solo il 3% (8 treni su 275) minore o uguale a zero. Insomma, quello osservato è un problema che si ripete e che penalizza alcune tratte in modo costante. L’alta incidenza dei ritardi, la loro concentrazione nei giorni feriali e su specifiche tratte, uniti all’elevato costo dei rimborsi, indicano un problema strutturale che richiede interventi urgenti e mirati.
Boni e Manzi affermano che il dossier fotografa “un sistema al collasso” e aggiungono che “il tutto accade mentre il Ministro competente, Matteo Salvini, pare non interessarsi al problema essendo impegnato a commentare ogni altro evento di cronaca e cercando di attribuire a un chiodo uno dei peggiori giorni del trasporto ferroviario italiano”.
Di seguito i peggiori 10 treni nel trimestre per ritardo medio
FR 9658: Reggio Calabria Centrale – Milano Centrale:
RITARDO MEDIO 46′ minuti
Ventuno volte con ritardi maggiori di 60 minuti; record: +468 minuti il
30 novembre.
FA 8348: Bari Centrale – Roma Termini: RITRDO MEDIO 38′ minuti
Il viaggio, che dovrebbe durare 3 ore e 50’, dura in media quasi il 20% in
più, mai arrivato in orario in tre mesi; record: +131 minuti il 5 ottobre.
FR 8824: Lecce – Milano Centrale: RITARDO MEDIO 38′ minuti
Puntuale solo 5 volte in tre mesi, in media più di 2 volte al mese sopra i
100 minuti; record: +162 minuti il 24 dicembre.
FR 9587: Torino P.N.-Reggio Calabria Centrale: RITARDO. MEDIO 36′ minuti
Trentanove volte con almeno 30 minuti di ritardo; record: +272 minuti il
29 novembre.
FR 8419: Venezia S.L.-Reggio Calabria Centrale: RITARDO MEDIO 36′ minuti
Più di una corsa ogni tre sopra i 30 minuti di ritardo; record: +230 minuti
il 29 novembre.
FR 9304: Napoli Centrale – Torino P.N.: RITARDO MEDIO 33′ minuti
Puntuale solo 9 volte in tre mesi; record: +196 minuti il 2 ottobre.
FR 8519: Bolzano – Sibari: RITARDO MEDIO 32′ minuti
Puntuale solo 9 volte in tre mesi; record: +196 minuti il 5 novembre.
FR 9583: Torino P.N. – Reggio Calabria Centrale: RITARDO MEDIO 31′ minuti
Più di un viaggio ogni tre con almeno 30 minuti di ritardo; record: +168
minuti il 5 novembre.
FA 8332 – Reggio Calabria Centrale-Roma Termini: – RITARDO MEDIO 29′ minuti
Puntuale solo 7 volte in tre mesi; record: +294 minuti il 30 novembre.
FR 9588 – Reggio Calabria Centrale – Torino P.N.: RITARDO MEDIO 28′ minuti
Un viaggio ogni tre con almeno 30 minuti di ritardo; record: +140 minuti
il 10 dicembre
I ritardi delle Frecce e i rimborsi ai viaggiatori
I ritardi accumulati sulla rete AV generano un impatto economico significativo per Trenitalia. Sulla base delle analisi condotte. Il dossier ha stimato che i rimborsi complessivi possono ammontare a 102.255.741€ all’anno, pari a più di 8.5 milioni di euro al mese. Analizzando i ritardi di questi 3 mesi e rapportandoli alle opzioni di
rimborso previste da Trenitalia (per ritardi tra i 30 e i 119 minuti viene rimborsato il 25% del biglietto e per ritardi sopra i 120 minuti il 50%) abbiamo calcolato che per ogni biglietto acquistato con la tariffa Standard Base si ha un rimborso medio di circa 2,95€ per passeggero.
Ritardi e traffico nelle fasce di punta
– Tarda mattinata (dalle 10:00 alle 13:30)
In questo intervallo i ritardi medi superano spesso i 13 minuti e i ritardi massimi possono toccare o superare i 250 minuti, come dimostrano i 258 minuti di ritardo del FR 9519 il 5 novembre. Pur non essendo le fasce con il maggior numero di treni, si evidenzia
comunque una certa criticità, probabilmente dovuta all’effetto a catena di ritardi accumulati fin dalla prima mattina.
– Sera (dalle 19:00 alle 22:00)
Si conferma uno dei periodi più critici, poiché la concentrazione di corse e i ritardi pregressi si sommano. I ritardi medi in questa fascia oscillano tra i 9 e i 18 minuti. Alcuni treni accumulano ritardi che arrivano fino a 468 minuti come il FR 9658 del 30 novembre,
evidenziando come gli intoppi della giornata possano generare effetti significativi nelle ore serali.