Anna Laura Orrico «Il rampollo della famiglia Gentile ha derubato i calabresi della libertà di voto» – VIDEO
Il durissimo intervento della deputata cosentina prima che l'aula del parlamento approvasse la relazione della Giunta dichiarando la decadenza dal seggio della Scutellà proclamando eletto Andrea Gentile «le categorie politiche in Calabria sono diventate obsolete perché se n'è aggiunta una nuova: quella delle famiglie politiche»
ROMA – Con 183 voti a favore, 127 contrari e un astenuto, la Camera dei deputati ha approvato la relazione della Giunta sull’elezione (che aveva accolto il ricorso di Andrea Gentile di Forza Italia per il seggio della 23/esima circoscrizione Calabria) che di fatto ha modificato l’esito del voto nel Collegio uninominale di Cosenza ed ha dichiarato la decadenza dal seggio della deputata Elisa Scutellà, proclamando eletto Andrea Gentile (che ha parlato di ripristino della democrazia e libertà di voto). In Aula prima del voto il durissimo intervento della deputata cosentina del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico che aveva vinto quel collegio per pochi voti (era poi subentrata la Scutellà) che ha parlato senza mezzi termini di farsa e di ricatto. «Il rampollo della famiglia Gentile vi ha derubato della vostra libertà di voto estromettendo la collega Elisa Scutella’ ed il MoVimento 5 Stelle».
«Alle categorie politiche, alle quali ci hanno abituato i diversi partiti – ha detto in apertura del suo intervento alla Camera – in Calabria sono diventate obsolete perché se n’è aggiunta una nuova: quella delle famiglie politiche. Famiglie che nella mia regione si sono mescolate alle famiglie d’affari generando quel voto clientelare che ha ucciso ogni diritto, facendolo diventare una gentile concessione, una concessione del capo della famiglia di turno. È accaduto e accade ancora oggi che i calabresi abbiamo paura di esprimere le proprie idee di criticare di chi detiene il potere. Che si tratti del Sindaco del più piccolo paese o del sottosegretario al Governo del paese».
«La paura mangia la speranza e sta divorando il nostro futuro. Ecco perché quel voto nel 2022, nel collegio elettorale di Cosenza ha rappresentato un punto di svolta. È stata la rivincita di chi si è sentito continuamente vessato dalla prepotenza del ricatto di chi ha il potere. Il ricatto del posto di lavoro, delle visite in ospedale o del ricovero ottenuto per l’amicizia. Il ricatto delle autorizzazioni necessarie per far partire la propria impresa, il ricatto del concorso improvvisamente perso per far posto al figlio e alla figlia di. Il ricatto di un cognome che suona pesante perché è di quella famiglia».
«Ma accade anche che ci sia un sussulto di dignità e rabbia. Può accadere che i calabresi decidano di alzare la testa e votare liberamente, ma poi ci pensa il Parlamento a schiacciare quel sussulto. Allora vi chiedo dove sta la democrazia in tutta questa vicenda, dove sta la libertà di voto di ogni deputato che entra non per i suoi meriti? Voglio ringraziare Katia Gentile della Lega, la cugina di Andrea Gentile, che ha detto chiaramente che il ricorso si è fatto in Giunta: avete imbrogliato!. Io non ho un cognome importante, ma sono una persona che la mia storia personale che parla di fatica e di lotta per i diritti di tutti. Voglio parlare ai calabresi, quelli che non vogliono più nascondersi dopo l’ennesimo sopruso. Io ci sono e ci sarò sempre ma dobbiamo avere più coraggio per mandare a casa chi con la sua arroganza schiaccia i nostri diritti. Grazie anche a tutti i colleghi che hanno lottato con noi e non hanno lasciato solo i calabresi. Questo è il Movimento 5 Stelle, un sussulto di dignità di libertà e democrazia e la voce a chi la voce non ce l’ha».
Poi il grazie dal Elisa Scutellà, uscita in lacrime dall’aula dopo il voto «ti diciamo grazie perché ti sei sempre impegnata con disciplina e con onore. Elisa continueremo a lottare insieme e non abbandoneremo i calabresi, quelli che lavorano onestamente, che vogliono votare liberamente e che non accettano l’arroganza del potere».