ROMA – “Credo che il caso Scutellà sia una battaglia non del M5s, ma di tutti i cittadini democratici che hanno a cuore la legalità e la trasparenza, perché non si può fingere di ignorare che in alcune aree della Calabria il voto non sia libero e non abbia un forte condizionamento politico-mafioso”. Così il leader del M5s Giuseppe Conte, interpellato, durante la conferenza sulla Manovra, sul seggio calabrese conteso dalla pentastellata, Elisa Scutellà e il forzista Andrea Gentile. Ieri il M5S e in particolare la deputata Anna Laura Orrico alla Camera aveva sollevato il caso citando anche un’inchiesta di Report.
Conte ha riferito che sul tema “c’è un esposto alla Procura” con “Scutellà che ha raccolto vari elementi che confermano l’opacità del quadro“. A suo avviso emerge “un’anomalia così grave che secondo noi” la Giunta per le elezioni “ha il dovere democratico di aprire anche la valutazione delle schede valide. È questo che chiediamo con forza e ci appelliamo al forte senso di responsabilità di Federico Fornaro“, presidente dem della Giunta.
“Noi siamo rimasti sconcertati che la Giunta per le Elezioni abbia dato un’interpretazione, per quanto riguarda il doppio voto, riferita alla medesima coalizione, di segno completamente diverso da quelle che erano le istruzioni date dal ministero dell’Interno al momento del voto. Questo, per me, è motivo di forte alterazione di quello che è lo spirito democratico”.
“Quando sono iniziate le verifiche – ha detto ancora Conte – ci sorprende che, di fronte alla certificazione della Commissione di verifica, è emersa una riqualificazione del 10% delle schede che erano certificate come bianche e si sono scoperte con attribuzione di candidati”. “Non chiediamo favori, non chiediamo nulla, chiediamo che di fronte a questo caso così anomalo che le forze di maggioranza e di opposizione si assumano la responsabilità di fronte a noi, al Parlamento e al Paese di fare tutte le possibili verifiche perché questa anomalia venga chiarita”.