Caputo: «copia e incolla della Bruni» della proposta di legge su prevenzione e contrasto alla violenza
Pierluigi Caputo vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, si dice basito «grave affronto nei confronti delle donne vittime di violenza e di tutte le realtà che da anni lavorano sul territorio per contrastare questo fenomeno»
CATANZARO – Pierluigi Caputo vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria interviene a seguito della presentazione ieri, a Lamezia Terme, da parte della consigliera regionale del Partito democratico Amalia Bruni, della proposta di legge sulla “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere sulle donne e loro figli”, depositata nei giorni scorsi.
“Con profonda amarezza, denunciamo l’accaduto: l’onorevole Amalia Bruni del Partito Democratico ha presentato, in una conferenza stampa odierna, nella sede di partito, una proposta di legge sulla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, appropriandosi indebitamente di un documento elaborato e consegnato al Presidente Occhiuto da diversi centri antiviolenza”.
“In maniera solitaria e senza nessuna associazione rappresentativa. Questo atto rappresenta un grave affronto nei confronti delle donne vittime di violenza e di tutte le realtà che da anni lavorano sul territorio per contrastare questo fenomeno. Non è accettabile che si svuoti di significato un lavoro tanto importante, riducendolo a un gesto simbolico. Un lavoro che nasce dal confronto e dall’esperienza diretta con le donne vittime di violenza, e che merita di essere trattato con il massimo rispetto. Chiediamo un chiarimento pubblico da parte dell’onorevole Bruni e un’assunzione di responsabilità. Non bisogna fare cattedra ma comprendere i problemi ed affrontarli nelle sedi opportune. Una farsa, quella di oggi che ci lascia basiti”.
Giannetta: “Che scivolone”
“La consigliera regionale Amalia Bruni, a corto di idee, si intesta quelle degli altri”. Così il consigliere regionale Domenico Giannetta. “Ogni tanto non sarebbe male – aggiunge Giannetta – scendere dal piedistallo e invece di dare lezioni su come si fa politica fare un bagno di umiltà, per muovere in punta di piedi i primi passi da legislatore regionale. Che continuando così, rischiano di rimanere anche gli ultimi. Con un po’ di esperienza sul campo e qualche consiglio di navigati compagni di partito, si possono evitare questi boomerang. Impossessarsi della proposta che i Centri antiviolenza avevano trasmesso al presidente Occhiuto, all’assessore al ramo e ai consiglieri di maggioranza e opposizione è stato uno scivolone. La tentazione di politicizzarla, evidentemente, è stata troppo forte“.