CdM a Cutro: fuori dal Comune la protesta, “Non nel nostro nome”. Manifestanti lanciano peluche
In attesa della riunione del Consiglio dei ministri in programma a Cutro, fuori dal palazzo municipale, un sit in di protesta
CUTRO (KR) – Urlano “assassini” e “dimissioni” i manifestanti, un centinaio che si sono radunati a Cutro in concomitanza con la riunione del Consiglio dei ministri convocata nel palazzo municipale del piccolo centro del Crotonese, letteralmente blindato dalle forze dell’ordine. Scuole e negozi sono rimasti dopo che il sindaco, Antonio Ceraso ha emesso un’ordinanza con cui ha disposto la chiusura degli istituti scolastici su tutto il territorio comunale, frazioni comprese, e dei negozi nella zona nelle vicinanze del Comune. Sul posto sono presenti, oltre ad un dispiegamento imponente di forze dell’ordine, circa 200 giornalisti da tutta Italia.
“Non nel nostro nome! La Calabria ha un cuore grande, voi no”. È lo striscione esposto da alcuni cittadini. “Chi scappa dalle guerre non può trovare morte in mare. “Ieri – dichiara Stefano Mancuso del Movimento La Base – l’ultimo oltraggio” riferendosi alla gestione del trasferimento delle salme. “Di fronte a questo diciamo basta. La piazza non si sposta, la polizia vuole spostarci ma noi rimarremo qui seduti e ci dovranno togliere con la forza”. I manifestanti stanno lanciando peluche. Un gesto ovviamente simbolico, per sottolineare la gravità di quanto vissuto a Cutro con la morte di numerosi bambini.
“Chiediamo solo verità e giustizia”
“Dopo 15 giorni dalla tragedia ancora non emerge la verità. Vogliamo una vera politica di accoglienza”. Sono le parole di un altro dei manifestanti presente in piazza della Scacchiera, a poche centinaia di metri dal Municipio di Cutro. Tra i cori che si levano anche “dimissioni, dimissioni”.
“La Calabria è una terra di emigrati e sappiamo cosa vuol dire lasciare la propria terra. La nostra è una manifestazione pacifica ma non ci vogliono qui, nonostante il permesso della Questura”. Sull’altro lato della piazza c’é un gruppo di abitanti di Cutro che sulla scalinata di una chiesa espone manifestini con la scritta “Not in my name“.
Foto e video di Francesco Greco