COSENZA – Arriva in Consiglio regionale la dichiarazione di impegno per lo slittamento al 2027 della fusione dei Comuni di Cosenza, Rende, e Castrolibero, voluta dal gruppo del Pd. “L’emendamento già depositato a firma dei capigruppo di maggioranza e del gruppo del Pd in data 2 ottobre, trova un ulteriore rafforzamento istituzionale con la dichiarazione d’impegno che il presidente del Consiglio regionale, la massima figura di garanzia e di rispetto del ruolo e funzioni, renderà pubblica attraverso la lettura del documento con il quale impegna la commissione a rispettare la data già indicata dall’emendamento che sposta l’entrata in vigore della città unica da febbraio 2025 a febbraio 2027 rafforzando le ragioni edotte per lo spostamento della data di entrata in vigore della fusione”.
La dichiarazione di impegno, che sarà letta e messa a verbale in occasione della seduta del prossimo 20 novembre, rafforza ancora di più le finalità insite nell’emendamento, per garantire che il processo di unificazione si svolga in maniera trasparente, partecipativa e sostenibile. Questo differimento, come proposto, permetterà di affrontare la fase di transizione con il tempo e le risorse per armonizzare e adattare le strutture amministrative e territoriali coinvolte, salvaguardando al contempo la continuità dei servizi ai cittadini.
“Non credo – spiega il capogruppo Mimmo Bevacqua – che oggi possano residuare ulteriori dubbi sulla validità e le reali intenzioni che stanno alla base di tale dichiarazione. Altrimenti sarebbe più corretto spiegare che il problema della fusione non è l’armonizzazione, la serietà, la trasparenza e la partecipazione, ma che si tratta di ragioni diverse, magari comprensibili dal punto di vista umano e sentimentale, ma che nulla hanno a che fare con la visione di una nuova città. Come gruppo del Pd non possiamo che essere soddisfatti del contributo dato per arrivare a una fusione ragionata e non a freddo. Si tratta di un risultato importante per il futuro delle popolazioni residenti nei Comuni interessati dal processo di fusione. Un differimento che consentirà di arrivare alla fusione con i giusti tempi e offrendo alle amministrazioni coinvolte la possibilità di mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare che possano verificarsi intoppi burocratici o difficoltà operative”.