Calabria
Cordoglio e tristezza per Emanuele e la piccola Giorgia: domani i funerali, la città si stringe nel dolore
CATANZARO – Si terranno domani, martedì 29 luglio, alle ore 16.30, nella chiesa dell’Immacolata di Catanzaro, i funerali di Emanuele Scafidi, 35 anni, e della sua figlioletta Giorgia, di appena 7 anni, vittime del drammatico incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio in via Emilia, alla periferia sud del capoluogo. Padre e figlia viaggiavano su una Volkswagen Golf quando, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrati frontalmente con una Fiat Panda. L’impatto è stato violentissimo.
Emanuele è morto sul colpo, mentre per Giorgia i soccorritori hanno tentato disperatamente di rianimarla ma purtroppo senza esito. Emanuele era un pizzaiolo molto conosciuto in città. Gestiva il locale “Street 23”, con due sedi – una in via Indipendenza e una al Lido, inaugurata a maggio. Sui social, nei messaggi di cordoglio e di dolore, ci sono le foto in cui è sempre con il sorriso. Tutti lo ricordano come “un gigante buono” innamorato della sua famiglia e del suo lavoro.
“Un amico, un compagno di scuola, un ragazzo buono con cui ho condiviso gli anni più belli della mia vita. Oggi è un giorno veramente triste, non trovo neanche le parole per descrivere quanto accaduto. Rimane la rabbia e il dolore di due giovani vite spezzate. Mi stringo al dolore della famiglia e spero che tu e la tua principessa possiate riposare in pace”. E’ solo uno dei tanti post sui social dopo la notizia che ha lasciato sotto shock l’intera comunità catanzarese, colpita da una tragedia che ha strappato via due vite in modo improvviso e crudele.
Proclamato per domani il lutto cittadino
Il sindaco, Nicola Fiorita, ha proclamato il lutto cittadino per domani, giorno in cui verranno celebrati, nella basilica dell’Immacolata, i funerali di Emanuele Scafidi e della figlioletta Giorgia. Il lutto cittadino è proclamato dalle ore 16:30 e fino al termine delle esequie. Il sindaco e l’Amministrazione comunale invitano la cittadinanza tutta a stringersi intorno ai familiari nel momento di incommensurabile dolore



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