COSENZA – Arriva la proroga di un altro mese per assicurare il lavoro ai 1000 dipendenti delle sedi call center di Abramo Customer Care tra Cosenza, Catanzaro e Crotone dopo che Tim aveva annunciato di tagliare la commessa il 30 giugno. L’annuncio arriva dalle pagine social di Roberto Occhiuto mentre “continua il lavoro per trovare una soluzione più strutturale”, precisa il governatore della Calabria. Un lavoro che va avanti a suon di proroghe e un futuro che rimane ancora molto incerto all’orizzonte, in vista di trovare un accordo che stabilizzi definitivamente i lavoratori.
Baldino: “serve l’intervento urgente del Governo”
“La situazione dei lavoratori della Abramo Customer Care S.p.A. è ormai insostenibile. Con il termine della procedura di amministrazione straordinaria previsto per il 7 agosto 2024, è necessario un intervento urgente e concreto del governo per garantire un futuro stabile a tutti i 1.000 lavoratori dell’azienda. Il governo deve convocare immediatamente un tavolo di crisi con tutte le parti interessate: istituzioni locali, TIM, datori di lavoro e sindacati”. E’ quanto denuncia in un’interrogazione parlamentare, depositata oggi 26 giugno, Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S alla Camera.
“Abramo Customer Care S.p.A. sta affrontando una crisi significativa: ha visto ridursi drasticamente i volumi di lavoro, con conseguente aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e relativo taglio della retribuzione. I lavoratori stanno attraversando una lunga agonia, tra concordato, amministrazione straordinaria, procedure di cessione andate a vuoto e incertezza nel futuro. Il recente accordo per la vendita di un ramo d’azienda a una cordata di investitori coinvolge solo 200 dei 1.000 lavoratori, offrendo condizioni peggiorative sia dal punto di vista dei diritti che dei salari.
Da mesi il Governo annuncia, poi, incontri e soluzioni per adeguare le competenze dei lavoratori e coinvolgerli in nuovi progetti nazionali come la digitalizzazione degli archivi cartacei della pubblica amministrazione, ma nulla di concreto è stato realizzato. Come denunciato anche dalle organizzazioni sindacali queste promesse non hanno trovato riscontro nei fatti.
Servono soluzioni concrete e sostenibili come l’applicazione della clausola sociale, prevista dalla legge, che ha già permesso di mettere in sicurezza 3.700 lavoratori della Abramo Customer Care S.p.A.. È tempo che il governo agisca con responsabilità e urgenza per salvaguardare i posti di lavoro e il futuro dei lavoratori di Abramo Customer Care S.p.A. prima che sia troppo tardi e questa ennesima crisi diventi un’ulteriore macchia indelebile sulla gestione del sistema economico e sociale in Calabria e nel Paese”.