Dottoressa della guardia medica aggredita durante una visita domiciliare
La dottoressa sarebbe stata allertata dalla moglie dell'uomo che avrebbe tentato di aggredirla e, temendo un infarto in atto, si è recata nell'abitazione per una visita
CESSANITI (VV) – Una dottoressa di 30 anni, in servizio nella Guardia medica di Cessaniti, centro del vibonese, sarebbe stata aggredita durante una visita domiciliare da un uomo. La dottoressa sarebbe riuscita a scappare e i fatti risalirebbero alla notte tra domenica e lunedì scorsi. La vittima – secondo quanto racconta il Quotidiano del Sud – si è recata dai carabinieri, ai quali ha raccontato di essersi recata a casa di un 60enne nella frazione Pannaconi di Briatico, che lamentava problemi di respirazione e palpitazioni. Temendo un possibile infarto ha parlato con la moglie dell’uomo, un soggetto che sarebbe noto alle forze dell’ordine, convincendosi così della necessità di recarsi sul posto.
Arrivata nell’abitazione, la dottoressa, che si era fatta accompagnare in auto dalla madre, è stata accolta dal paziente che però, non sarebbe apparso affatto sofferente. La dottoressa ha comunque deciso di visitarlo e dopo un anamnesi e il controllo dei parametri, tutti nelle norma, ha riferito di essere stata aggredita e spinta in una stanza al buio. Temendo un atto violento, ha reagito urlando e colpendo l’aggressore a calci e con la borsa di servizio. Si sarebbe così liberata ma nella concitazione, sarebbe caduta sulle ginocchia, battendo anche la testa prima di infilarsi in auto e allontanarsi. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti per ricostruire l’accaduto. La dottoressa in stato di agitazione si è recata anche in Pronto Soccorso ed è stata poi dimessa con una prognosi di sette giorni.
Occhiuto «Giunta vicina a dottoressa aggredita, episodio raccapricciante»
“L’ennesimo episodio di violenza a danno di una dottoressa della Guardia medica, aggredita da un uomo durante una visita domiciliare in una frazione del Comune di Cessaniti, è per noi fonte di enorme preoccupazione”. Sono le parole del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che, appena appresa la notizia, ha sentito telefonicamente la dottoressa aggredita “alla quale ho espresso – ha spiegato – la mia personale solidarietà e la massima vicinanza della Giunta regionale per questo raccapricciante episodio, nella speranza che superi nel più breve tempo possibile lo shock per il trauma subito e torni presto alla sua attività, così preziosa per le nostre comunità. La gravità del gesto, il ricorso alla violenza nei confronti di una professionista, ancora una volta donna, ci inducono non solo a esprimere condanna e grande vicinanza alla vittima, ma ci impongono l’urgenza di attivare ogni misura necessaria per tutelare gli operatori sanitari della nostra Regione e richiedere massima celerità nell’accertare i fatti e nel punire duramente i responsabili2.