Duplice omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo: annullate le condanne, Appello da rifare

Si è concluso il processo 'Ndrangheta stragista nei confronti del boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone, della cosca Piromalli di Gioia Tauro

- Advertisement -

REGGIO CALABRIA – Annullamento con rinvio della sentenza per il duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, uccisi in un agguato il 18 gennaio 1994 lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, a Scilla, e per gli attentati di fine 1993, ai danni di altre due pattuglie dell’Arma.

Si è concluso così, davanti alla Sesta sezione della Corte di Cassazione presieduta da Pierluigi Di Stefano, il processo ‘Ndrangheta stragista nei confronti del boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone, ritenuto della cosca Piromalli di Gioia Tauro, condannati all’ergastolo nel 2023 dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria.

Prima della sentenza, il sostituto procuratore Antonio Balsamo aveva chiesto il rigetto dei ricorsi così come hanno auspicato anche le parti civili rappresentate, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Ingroia e Giuseppe Basile. La Cassazione, però, ha dato ragione agli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano, difensori di Rocco Santo Filippone, e agli avvocati Giuseppe Aloisio e Federico Vianelli, che hanno assistito Graviano.

In particolare, i difensori del boss di Brancaccio hanno sostenuto che la motivazione della sentenza di secondo grado è “contraddittoria e illogica“, contestando le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza, Antonino Lo Giudice e Consolato Villani. “Manca il riscontro individualizzante rispetto alle dichiarazioni di Spatuzza da parte dei collaboratori Villani e Lo Giudice, sempre che lo stesso Spatuzza possa essere considerato attendibile”, ha commentato l’avvocato Aloisio.

Per l’omicidio dei due carabinieri e per gli altri due attentati, quindi, sarà necessario tornare davanti a un’altra sezione della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria per un nuovo processo. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso solo per un capo di imputazione contestato a Rocco Santo Filippone che era sotto processo anche per associazione mafiosa. La sua condanna, solo per questo reato a 18 anni di carcere, diventa così definitiva.

Occorrerà leggere le motivazioni della Suprema Corte per capire il perché non ha retto l’impianto accusatorio del processo “‘Ndrangheta stragista”, nato da un’inchiesta coordinata dal procuratore Giuseppe Lombardo sugli attentati ai carabinieri consumati in Calabria. Agguati che, secondo la Dda, rientrano nelle cosiddette “stragi continentali”, che hanno insanguinato l’Italia all’inizio degli anni Novanta, messe in atto da Cosa nostra ed alle quali avrebbero partecipato le cosche calabresi della ‘ndrangheta.

Nella sentenza d’appello, annullata oggi dalla Cassazione, i giudici di secondo grado avevano sottolineato “gli accertati intrecci che negli anni si sono dipanati tra organizzazioni criminali e ambienti massonici e politici, in un’evidente convergenza e commistione di interessi che mirava al comune intento di destabilizzare lo Stato e sostituire la vecchia classe dirigente che, agli occhi dei predetti, non aveva soddisfatto i loro ‘desiderata’”. “Non vi è compiacimento – hanno affermato i difensori di Filippone, gli avvocati Contestabile e Staiano – poiché questo esito era stato ampiamente previsto da noi difensori sin dal primo minuto”.

 

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Guarascio-e-Noto

Derby Cosenza-Catanzaro, l’appello dei presidenti: “Auspichiamo che sia consentito afflusso di tifosi”

COSENZA . “Il derby è rivalità sportiva e agonismo, ma noi vorremmo che fosse anche un momento di festa e di valorizzazione dell’immagine della...

Ore di apprensione in Calabria per la scomparsa di una giovane di 24 anni....

ROMBIOLO (VV) - Sono ore di apprensione a Rombiolo, centro del vibonese, per una giovane di 24 anni, Halina Rusinovich Siarheyeuna, residente nel comune...

Estorsione a un imprenditore turistico. Tre misure cautelari a componenti dello stesso nucleo familiare

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) - I carabinieri di Isola Capo Rizzuto hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali emessa dal GIP...
carabinieri-Lungro

Incendiarono tre auto di un imprenditore a Lungro: rintracciati e arrestati due piromani

LUNGRO (CS) - I Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, in considerazione degli elementi raccolti, in virtù dell’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari e...
Ferramonti-riconoscimento-civile

Ferramonti diventa simbolo nazionale e mondiale di umanità, pace e solidarietà

TARSIA (CS) – Fu l’unico campo appositamente costruito dal Fascismo a seguito delle leggi razziali. Fu il più grande campo di concentramento per Ebrei...

Social

90,363FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,776FollowerSegui
2,630IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Paola: il Comune ha acquisito le aree del lungomare che saranno...

PAOLA (CS) - La firma dell'atto di vendita è avvenuta ieri, presso lo studio notarile Montesano di Paola, tra l'Agenzia del Demanio, rappresentato dalla...

Interventi sulle Strade Provinciali: Succurro incontra i sindaci di Lungro, Acquaformosa...

COSENZA - La Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, ha incontrato oggi i sindaci dei Comuni di Lungro, Acquaformosa e Firmo per illustrare...

Tentano di estorcere denaro ad un imprenditore turistico, tre misure cautelari

ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR) - Tre persone tutte appartanenti allo stesso nucleo familiare sono stati raggiunti da altrettante misure cautelari eseguite dai carabinieri...

Cetraro: l’Intelligenza Artificiale al centro del dibattito sulla professione del dottore...

CETRARO (CS) -  Il Palazzo del Trono ha ospitato un convegno di grande rilievo dedicato all'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) sulla professione del dottore commercialista....

Camigliatello: a fuoco un chiosco per il noleggio di attrezzatura da...

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) - E' stato dato alle fiamme nella notte tra domenica e lunedì scorsi, un piccolo locale adibito al noleggio di attrezzatura...

Bullismo e violenza: dall’allenatore aggredito, alla rissa al centro sportivo Marca

COSENZA - Il caso di Corigliano Rossano e del genitore che ha aggredito Giuseppe Morfù, ex calciatore e allenatore di calcio, arriva a pochi...

share Condividi

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA