Entrano in chiesa fingendosi bisognosi. Sequestrano il parroco e lo minacciano per derubarlo
Don Danilo Latella tenuto in ostaggio nella parrocchia di Archi Carmine da due individui che si erano finti bisognosi e che lo hanno minacciato intimandogli di consegnare una somma di denaro
ARCHI (RC) – La chiesa di Maria Santissima del Carmelo ad Archi violata da due individui che hanno addirittura sequestrato il parroco, Don Danilo Latella, fingendosi bisognosi. I due individui, con la scusa di un chiedere aiuto (generi alimentari) sono entrati nell’ufficio parrocchiale, incappucciandosi e tirando fuori un oggetto atto ad offendere utilizzato come arma. Hanno tenuto in ostaggio il parroco affinché consegnasse loro una somma di denaro. L’intera vicenda si è svolta in pochi minuti, lunghissimi per il parroco che ha avuto comunque la lucidità necessaria per scappare e chiedere aiuto, mentre i due fuggivano prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.
L’episodio, già denunciato alle autorità competenti, ha scosso profondamente la comunità parrocchiale “Don Danilo sta bene spavento e non ha subito alcun danno fisico a parte un grande spavento. Abbiamo deciso di scrivere questo comunicato per garantire trasparenza e per evitare la diffusione di notizie false o distorte che potrebbero creare ulteriore disagio e preoccupazione nella Comunità”.
“L’accaduto è stato prontamente denunciato alle autorità competenti, che sono già al lavoro per individuare i responsabili. Questo evento, doloroso e inaccettabile, rappresenta un duro colpo non solo per Don Danilo, ma per tutta la nostra comunità di Archi. Un gesto cosi vile, che colpisce un luogo di fede e una persona che si dedica con amore e sacrificio, non può essere tollerato. Invitiamo tutti i fedeli a unirsi nella preghiera per Don Danilo e per intera Comunità parrocchiale che, forte e unita, continuerà il suo cammino nella fede senza lasciarsi intimidire dal Male. Ringraziamo tutti per vostro sostegno e la vicinanza in questo momento. Continuiamo camminare insieme, guidati dall’amore, dalla speranza e dalla forza della nostra fede“.