Forestali in rivolta: contratti non rinnovati, sindacati contro la Regione Calabria
"Un contratto non rinnovato da oltre 13 anni rappresenta un triste primato tutto calabrese", dichiarano Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil
CATANZARO – “Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, dopo l’ultimo incontro regionale in Cittadella svoltosi lo scorso 27 febbraio, ritengono parziali e non risolutive le posizioni assunte dalla Regione rispetto alle diverse tematiche che riguardano il settore forestale calabrese, in particolare la questione del mancato recepimento del contratto integrativo regionale siglato il 9 dicembre 2024″. Lo riferisce una nota unitaria del sindacato confederale.
“L’assenza dell’Assessore regionale Gianluca Gallo all’incontro – affermano i segretari generali regionali Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) – non è passata inosservata e rallenta ulteriormente alcuni aspetti per risolvere questa assurda anomalia contrattuale. Un contratto non rinnovato da oltre 13 anni rappresenta un triste primato tutto calabrese, su cui la politica tutta, nessuno escluso, dovrebbe riflettere. Non si può parlare di spopolamento, rilancio delle aree interne, contrasto al dissesto idrogeologico senza porre al centro i veri protagonisti, ovvero i lavoratori forestali calabresi, mortificandone le professionalità e decretando, di fatto, la lenta ma progressiva fine di questo essenziale comparto. Serve un immediato cambiamento su contrattazione e ricambio generazionale”.
“Resta pertanto in piedi – proseguono – lo stato di agitazione dell’intero settore forestale calabrese e, in queste ore, in assenza di ulteriori risposte, saremo impegnati ad organizzare ulteriori iniziative, a tutela dei lavoratori. Un’assurda e singolare situazione che alimenta tensioni e confusione sui luoghi di lavoro. Lo ribadiamo ancora una volta, servono investimenti e non buoni propositi, servono confronto e contrattazione, non silenzi e assenze. Confidiamo in un risolutivo e urgente intervento del presidente Occhiuto, attraverso la convocazione di un incontro che possa segnare la positiva chiusura di una vicenda che non fa bene a questa regione, alle sue straordinarie bellezze ambientali e boschive, la cui cura e manutenzione è anche merito, ricordiamolo bene, del lavoro svolto negli anni dagli addetti forestali calabresi”