Fuggono alla vista dei carabinieri, tamponano due auto e provocano un incidente con tre veicoli
Inseguimento da parte dei carabinieri che hanno arrestato una persona per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato il passeggero per porto d'armi improprie
VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Durante un normale servizio di controllo del territorio, i carabinieri di Villa San Giovanni hanno arrestato un individuo in flagranza di reato, per resistenza a pubblico ufficiale, e denunciato un secondo soggetto per porto di oggetti atti a offendere. Il tutto al termine di un inseguimento iniziato a Villa San Giovanni e finito nel comune di Catone con un incidente.
È accaduto tutto intorno alle 11:20 di questa mattina quando, una pattuglia, ha intercettato un veicolo sospetto in transito a Villa San Giovanni. Alla vista delle forze dell’ordine i due occupanti hanno tentato la fuga in direzione Reggio Calabria. Dopo un inseguimento a velocità sostenuta, durante il quale il conducente ha tamponato due veicoli, la corsa è terminata a Catona, in via Scopelliti, con un ulteriore incidente che ha coinvolto tre veicoli in sosta.
Nel corso della successiva perquisizione, il passeggero dell’auto è stato trovato in possesso di un tirapugni metallico, subito sequestrato dai militari. Fortunatamente, non si registrano feriti e la Polizia Locale di Reggio Calabria è intervenuta per gestire le sanzioni legate alle infrazioni del Codice della Strada e i rilievi degli incidenti. Al termine delle procedure di rito, il conducente è stato arrestato è posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria reggina, mentre il passeggero è stato deferito per porto di armi improprie. L’operazione evidenzia ancora una volta l’importanza dell’attività di prossimità svolta dall’Arma dei Carabinieri, sempre presente sul territorio per garantire sicurezza e prevenire situazioni di pericolo per i cittadini.
La costante vicinanza alle comunità locali permette di intervenire tempestivamente, rafforzando il rapporto di fiducia tra le forze dell’ordine e la popolazione. Le indagini sono ancora in corso e, come previsto dalla legge, per gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.