Giornata della memoria, ondata di insulti sui social a Segre. Mancuso: “deplorevole”
La solidarietà del presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso dopo gli insulti social ricevuti dalla senatrice
CATANZARO – Una “marea di insulti” pubblicata sui social e indirizzata contro la senatrice per le proiezioni di un documentario sulla sua storia, proiettato dal 21 al 23 gennaio non fermano la politica 94enne. Lo ha assicurato il figlio Luciano Belli Paci, nel giorno in cui la procura di Milano ha chiuso l’inchiesta su dodici persone accusate di minacce e diffamazione aggravate da motivi di odio razziale nei suoi confronti. Liliana Segre ha rinunciato a partecipare a un’iniziativa al Memoriale della Shoah di Milano dopo l’ondata di insulti che continuano a bersagliarla sui social.
“Gli insulti la amareggiano ma non la fermano”, ha detto Belli Paci, dopo che il presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach ha spiegato che la senatrice a vita ieri ha deciso all’ultimo di non partecipare all’inaugurazione al Memoriale della mostra che l’artista Marcello Maloberti ha realizzato insieme a lei al Memoriale. Ha detto “‘non me la sento di uscire’ – ha raccontato Jarach -, non ha detto ‘non me la sento di fronteggiare le situazioni’, perché lei ha sempre dimostrato coerenza e capacità di rispondere a queste situazioni”.
Mancuso: “Esprimo vicinanza alla senatrice Segre”
“Esprimo vicinanza e solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, per gli insulti antisemiti e le deplorevoli intimidazioni via social che la prendono di mira. Il ‘Giorno della memoria’ del 27 gennaio deve senz’altro ricordare la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e il sacrificio di milioni di vittime innocenti, ma suggerisce anche di guardare al presente con occhi critici e ad impegnarci contro qualsiasi forma di intolleranza e prevaricazione, intensificando l’impegno a promuovere la cultura del rispetto a partire dalla scuola di ogni ordine e grado”. Lo dichiara in una nota il presidente del Cosngilio regionale della Calabria Filippo Mancuso.