Giorno del ricordo: Occhiuto «foibe, una delle pagine più tragiche del secolo scorso»

L'assessore Capponi "una ricorrenza che ci invita a non dimenticare le atrocità e le sofferenze subite da migliaia di italiani durante il tragico periodo post-bellico"

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CATANZARO – “Oggi celebriamo il ‘Giorno del Ricordo’ per conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre nel secondo dopoguerra. Una delle pagine più tragiche del secolo scorso che non può essere dimenticata. Quanto accaduto rappresenti un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che opprimono i cittadini e negano i diritti fondamentali della persona”. Sono le parole di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

L’assessore Capponi “Vent’anni di memoria e riflessione sul Giorno del Ricordo”

“La storia delle foibe è un monito sulla fragilità dell’identità: essa può essere minacciata, ma può anche rinascere attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. Riflettere,oggi, sulle foibe è confrontarsi con le ombre del passato, ma è anche un atto di coraggio per affrontare le divisioni del presente. Oggi, 10 febbraio 2025, celebriamo con profonda emozione il ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo, una ricorrenza che ci invita a non dimenticare le atrocità e le sofferenze subite da migliaia di italiani durante il tragico periodo post-bellico, in particolare le vittime delle foibe e l’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati. La legge 92/2004 che ha istituito questa giornata, rappresenta un passo fondamentale nella nostra storia recente. Essa non solo riconosce il dolore di chi ha subito ingiustizie, ma promuove anche la consapevolezza e il rispetto per la memoria di coloro che sono stati costretti a lasciare la loro terra natale, spesso in circostanze inumane e violente. Le foibe non sono solo un capitolo oscuro della nostra storia, ma un monito che ci esorta a riflettere sulle conseguenze della guerra e dell’odio. In questi vent’anni, abbiamo lavorato incessantemente per garantire che la memoria di queste vittime non venga offuscata. Abbiamo organizzato eventi commemorativi, incontri nelle scuole e iniziative culturali per educare le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica. È fondamentale che i giovani comprendano il valore della pace e della coesistenza, affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Quest’anno, ci uniamo in un momento di riflessione collettiva. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle commemorazioni locali, a condividere storie e testimonianze, e a dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita o sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. La memoria è un patrimonio comune che ci unisce, indipendentemente dalle nostre origini. Rinnoviamo il nostro impegno per costruire una società che riconosca e rispetti le diversità, che promuova il dialogo e la comprensione reciproca. Solo così potremo onorare adeguatamente la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli, facendo di questa giornata non solo un momento di lutto, ma anche un’opportunità di crescita e unità. Insieme, continuiamo a scrivere una storia di pace e di rispetto, affinché il Giorno del Ricordo rimanga un faro di speranza e di riflessione per le generazioni future, in un mondo che spesso dimentica è necessario mantenere viva la fiamma della memoria, affinché le ingiustizie non si ripetano”.

Mancuso “non dimenticare gli uccisi nelle foibe e riflettere su ideologie totalitarie”

“Il Giorno del Ricordo rimane una data fondamentale per commemorare quanti vennero uccise nelle foibe, tutte le vittime di quel massacro e di quell’esodo forzato, ma anche per stimolare una profonda riflessione sulle ideologie totalitarie che portano a conseguenze estreme per l’essere umano”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso. “Non bisogna dimenticare, come ha più volte sottolineato il presidente Mattarella – prosegue – il dolore inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia, Venezia Giulia sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi nella drammatica fase storica legata alla seconda guerra mondiale e agli avvenimenti a essa successivi. La solennità civile nazionale istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe è di enorme importanza. Determinate pagine di storia macchiate dal sangue di tanti innocenti devono restare sempre impresse nella nostra mente e divulgate soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, affinché la nuova generazione conosca ed approfondisca la tragedia vissuta dalle vittime delle foibe”.

“La legge sul Giorno del Ricordo – afferma il presidente del Consiglio regionale – ha avuto il merito di eliminare l’indifferenza che è calata per lungo tempo sulle violenze perpetrate sulle popolazioni italiane dalla repressione comunista. Le idee propositive per costruire un futuro scevro da odi etnici e gratuita brutalità oppressiva vanno coltivate attraverso il mirato e fondamentale apporto delle Istituzioni e delle scuole”. “Solo un continuo lavoro di sensibilizzazione contro ogni genere di violenza sulle persone – conclude Mancuso – è in grado di costruire una entità comune di crescita libera da odio e pregiudizi razziali. Il tutto all’insegna del rispetto di ciascun individuo e della pace tra i popoli”.

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