GIZZERIA (CZ) – Per frenare l’emergenza granchio blu il Ministero dell’agricoltura ha accolto la proposta dell’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura che prevede il rilascio di un’autorizzazione straordinaria per tre mesi all’uso di “nasse/cestelli e reti da posta fissa” entro la fascia 0,3 miglia dalla costa e, ove presenti, in prossimità della foce dei fiumi. Il via libera consentirà l’impiego di attrezzi da pesca per tutti coloro che ne faranno richiesta al fine di intensificare al massimo la raccolta di granchio blu.
Granchio blu, un predatore “straniero” che divora tutto
L’autorizzazione sarà rilasciata a tutte le imprese di pesca e/o acquacoltura che ne faranno richiesta e, oltre a contribuire a tenere sotto controllo questa vera e propria invasione. Il granchio blu è un killer che sta mettendo in ginocchio l’economia di intere comunità di pescatori in tutta l’area Nord Adriatica. Sta distruggendo gli allevamenti di cozze, vongole e anguille con milioni di euro di prodotto andati in fumo, anzi, divorati da questi granchi “stranieri'”.
Arrivato anche in Calabria «lesivo degli equilibri naturali»
Intanto, come ha fatto sapere Domenico Furgiuele, «Espletate le necessarie verifiche da me richieste all’assessore regionale Gianluca Gallo in stretto coordinamento con il consigliere regionale Pietro Raso è il Sindaco di Gizzeria Francesco Argento, ho chiesto, e ottenuto, l’inserimento del comune di Gizzeria nell’elenco dei territori calabresi danneggiati dalla presenza del granchio blu, e per questo meritevoli di provvedimenti finanziari finalizzati alle attività di contrasto della diffusione di tale pericolosa specie ‘aliena’ .
È questo un risultato importante nato da una fruttuosa interlocuzione con il ministro della sovranità alimentare Lollobrigida e con lo stesso assessore regionale al ramo il quale ha recepito immediatamente le criticità che avevo esposto anche a lui in ordine ad un fenomeno abbastanza grave».
«Anche sulla fascia costiera gizzerota – spiega ancora Furgiuele -, infatti, segnatamente nei pressi dei laghi LA Vota e della località Pesci e Anguile da tempo si segnala la nefasta proliferazione di questa tipologia di granchio, la cui incontenibile voracità predatoria ha prodotto non pochi danni all’ ecosistema del luogo contribuendo in maniera evidente alla diminuzione di specie ittiche un tempo caratterizzanti la fascia costiera compresa nella municipalità di Gizzeria, vedi le anguille e altri pesci il cui commercio è stato per decenni motivo di vitalità della locale marineria e che oggi risulta alquanto danneggiato».
«L’inserimento di Gizzeria tra le zone che avranno diritto a risorse per contrastare la proliferazione del granchio blu, con tutte le azioni connesse di smaltimento, è un segnale di grande importanza che va a premiare il gioco di squadra istituzionale. Ne conseguiranno misure economiche – conclude Furgiuele – volte anche alla creazione di opportunità di lavoro connesse proprio alla bonifica dei territori interessati del granchio blu, specie che, per quanto infestante e lesiva degli equilibri naturali, rappresenta comunque un ottimo prodotto alimentare il quale può dare vita ad una vera e propria filiera produttiva».