Guccione: «drammatico il dato dell’emigrazione sanitaria: in Calabria 304,8 milioni di spesa»
Il componente la direzione nazionale Pd, è intervenuto al dibattito sul tema "Sanità, welfare, ambiente: difendiamo i nostri beni comuni" a Napoli
CATANZARO – “Ormai l’emigrazione sanitaria verso le altre regioni del Sud ha superato i 5 miliardi di euro, un vero e proprio viaggio della speranza che coinvolge almeno 500mila famiglie che vivono al Sud e che non riescono a trovare una risposta sanitaria adeguata nelle regioni in cui vivono e cercano risposte attraverso l’emigrazione verso gli ospedali del Nord”. A dirlo il componente la direzione nazionale Pd, Carlo Guccione, intervenendo al dibattito sul tema “Sanità, welfare, ambiente: difendiamo i nostri beni comuni” svoltasi a Napoli nella due giorni su un progetto per il Mezzogiorno tra lavoro, sanità e sviluppo organizzata dal Partito democratico e dai Socialisti democratici europei di cui fa parte l’europarlamentare Sandro Ruotolo.
“Calabria e Campania – ha aggiunto – sono le regioni del Sud che emigrano di più. In Calabria ci sono 304,8 milioni di spesa per emigrazione sanitaria. Per far capire la dimensione del fenomeno i due più grandi ospedali della regione si trovano fuori dalla Calabria. Un dato drammatico accompagnato dal fatto che in Calabria si vive di meno, il 7,3% della popolazione rinuncia alle cure, un bambino che nasce oggi in Calabria ha una aspettativa di vita di 3 anni inferiore ad un bambino che nasce al Nord a cui si aggiunge la più alta mortalità infantile d’Italia”.
“Queste profonde diseguaglianze nel campo sanitario rischiano di creare profonde lacerazioni nella società e un declino del Mezzogiorno che oggi è scomparso dell’agenda politica nazionale che porta all’evidente rischio di un abbandono da parte dei cittadini che vivono al Sud perché oltre al lavoro non trovano una sanità che funzioni e che garantisca loro e alle famiglie le cure previste dalla Costituzione”.
“Una svolta è possibile – ha detto Guccione – ma anche qui la Calabria è in ritardo come dimostrano gli ultimi dati sull’utilizzo delle risorse del Pnrr. Il Pnrr salute è la più grande riforma sanitaria degli ultimi 40 anni per il nostro Paese. Una riforma sanitaria di fatto e che potrebbe rappresentare un’occasione per far uscire la Calabria dal commissariamento e dal piano di rientro. Sposta l’asse da una sanità ospedalocentrica ad una sanità territoriale attraverso le case e gli ospedali di comunità. L’assistenza domiciliare, la telemedicina, la digitalizzazione e l’obiettivo di prendere in carico entro il 2026 il 10% degli over 65″.